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AGLIETTI: “VEDO UN DERBY EQUILIBRATO”

L’ex gialloblù: “Vittoria a Udine fondamentale, Hellas gruppo unito. Domenica la rivalità si farà sentire”

Redazione Hellas1903

Alfredo Aglietti, allenatore in attesa di chiamata dopo l’ultima esperienza a Novara, fu protagonista con gol del derby numero cinque nella storia delle sfide tra Verona e Chievo, il derby dal punteggio più rotondo: un pesante 4-0 rifilato ai clivensi l’11 ottobre del 1997. Colucci dopo un minuto su papera di Gianello, un piatto di Aglietti al 26’ e una punizione di Corini al 40’ chiusero la gara già nel primo tempo. Giandebiaggi, poi, fece poker nel finale.

“Aglio” fece due anni e mezzo a Verona (1997-2000), con 73 presenze,  18 gol e la promozione in A del ’99.“Ho un ricordo bellissimo degli anni a Verona - spiega - anche dei sei mesi che feci in A, prima di passare per altri sei al Chievo, squadra che già si stava già strutturando per fare il salto di categoria”.

“Ricordo - ci racconta - che in quel derby del ‘97 non ci fu storia, anche se poi loro ebbero modo di rifarsi. Infatti, e lo dicono i risultati, questa è una sfida tra le più equilibrate, lo stesso equilibrio che mi aspetto di vedere domenica”.Nella tredicesima stracittadina l’ex gialloblù non prevede particolari fuochi di artificio. “Non credo sarà una gara spettacolare e particolarmente ricca di gol  - dice – Il Verona dopo l’ottimo campionato scorso vive di alti e bassi e si è risollevata dopo un momento difficile con la vittoria molto importante di Udine, segno che lo spogliatoio è unito. E’ stata una risposta fondamentale al periodo di risultati non soddisfacenti. Il Chievo ha perso ieri con l’Inter ma con Maran aveva trovato continuità e risultati e la squadra si esprime bene”.

Quali gli uomini chiave per domenica? “Dico Tachtsidis e Birsa, dal centrocampo può nascere la giocata decisiva. L’esito, comunque, sarà davvero imprevedibile, la rivalità si fa sentire sempre in queste occasioni”.

Infine, uno sguardo all’organico del Verona. “Sogliano è un ottimo direttore sportivo, logico che la società debba fare mercato in uscita e creare plusvalenze, come ha fatto in estate. Sul piano tecnico e dinamico la squadra ha forse perduto qualcosa rispetto allo scorso anno, ma sono arrivati calciatori di grande esperienza come Marquez e Saviola: campioni che, credo, fino a qualche anno fa fosse impensabile vedere a Verona”.

ANDREA SPIAZZI

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