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IL DERBY SECONDO TIM PARKS: “IL CHIEVO HA RAFFORZATO LO SPIRITO HELLAS”

Lo scrittore inglese: "Hanno cercato di sostituirsi al Verona, ma così hanno reso più solida l'identità gialloblù"

Redazione Hellas1903

"Si è rafforzato il senso di appartenenza attorno al Verona. Il Chievo ha dato l’impressione di inseguire l’Hellas, l’esempio viene dalla vicenda dei simboli e dei colori. Come se volesse rimpiazzarlo all’interno della comunità. Ovviamente l’operazione non ha avuto successo. Anzi, se possibile ha trasmesso una sindrome da accerchiamento ai tifosi del Verona, che hanno resistito con una convinzione sempre maggiore".

Così Tim Parks, intervistato dal Corriere di Verona in edicola oggi. Lo scrittore inglese, autore di "Questa pazza fede", libro-cult dedicato all'Hellas, ripercorre il clima dell'incontro con il Chievo.

Osserva, tra l'altro: "Ed è giusto chiamarlo derby. Molti tra i tifosi dell’Hellas l’hanno snobbato, e continuano a farlo. Dicono che l’unico che c’è è quello con il Vicenza. Ma questa partita, invece, incarna esattamente lo spirito della città".

Aggiunge Parks: "C’è tutta la polarità che agita la città. Il suo animo cattolico. Il Chievo, ora molto di meno, un tempo decisamente di più, simboleggiava una specie di lavacro da tutti i peccati. Chi tifava Hellas era becero e cattivo. E loro erano i buoni, il lato migliore di Verona. Dannati contro beati. Questo era quel che si diceva in giro".

Il pronostico per domenica: "Pareggio, 1-1. Spero che vinca l’Hellas, ma mi sa che andrà così".

M.F.

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