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CARNEVALE VERONA: MARQUEZ SE LA RIDE IN MESSICO E MANDORLINI ASPETTA I PREMI

Il Verona è disperato ma c'è chi sorride

Andrea Spiazzi

"Mentre gli incubi dei tifosi si fanno sempre più reali, e lo spettro della B prende forma, mentre ci si alza al mattino provando a far tabelle-salvezza sbattendo la testa contro il muro, mentre il Genoa prende Sogliano e, che sfiga, proprio lui ad aiutare nel mercato una possibile diretta concorrente, c'è chi, beato lui, può ridere.

"Il primo è Rafa Marquez, accolto all'Atlas come il figliuol prodigo. Vederlo sorridere con la sua nuova casacca mi è indifferente, il Verona non ha perso nulla, anzi. Troppo tardi se n'è andato. Danni, i suoi, di cui non ha grande colpa. Marquez è stato di una continuità di rendimento impressionantemente stabile sotto la sufficienza. E, qui si che ce ne sarebbe da dire, sempre messo in campo da chi si appresta a pigliare premi mentre il Verona, anche e molto per sua responsabilità, si è miseramente sfasciato in quattordici giornate che nemmeno la regia di Dario Argento avrebbero potuto rendere così terrificanti.

"Geniale, in tutto ciò, la scelta di Tosi di decidere in questo momento storico gialloblù di assegnare un premio a Mandorlini. Del resto a Palazzo Barbieri, mentre la città soffoca di smog, non c'è di meglio a cui pensare, si vede. Si spera in nuovi mandati e si vive di ricordi, come i vecchi nel periodo di Natale. Ma, in fondo, si è anche dei burloni, gran maestri del Bacanàl.

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