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Centro sportivo Verona, le ipotesi

Contatti per delle aree a Vigasio, Povegliano, Villafranca e Bussolengo. Dialogo aperto con i privati

Redazione Hellas1903

Il progetto del centro sportivo a Forte Lugagnano, che il Verona ha seguito dal 2015 fino a pochi mesi fa, non ha avuto sviluppi.

L'Hellas ora si sta rivolgendo verso altre aree, fuori dalla cintura urbana cittadina, e valuta diverse ipotesi.

Il club ha avviato contatti con il Comune di Vigasio, tra gli altri. Non si parla, però, di un possibile intervento nell'enorme area su cui avrebbe dovuto sorgere Motorcity, l'autodromo che è rimasto un piano incompiuto, su uno spazio amplissimo, da 4 milioni di metri quadri.

Il Verona studia l'acquisto di terreni privati (non ce ne sono, invece, di disponibili, di natura comunale). Povegliano, Villafranca e Bussolengo sono altre possibilità. Da escludere il contesto gardesano.

I dialoghi sono avviati, gli sviluppi restano da verificare in questi mesi. Entro Natale, tuttavia, sono attese delle novità concrete in una direzione specifica.

Quanto alla struttura, resta invariata rispetto a quella che era programmata per Forte Lugagnano: 7 o 8 campi disponibili, foresteria, punti di ristorazione, palestre e centri medici.

La spesa per la realizzazione oscilla tra i 6 e gli 8 milioni di euro, erogati come finanziamento dal Credito Sportivo, istituto guidato da Andrea Abodi, già presidente della Lega B, che sabato è stato tra gli ospiti dell'inaugurazione dell'antistadio, dopo il completamento dell'impianto intitolato a Guido Tavellin, storico terreno d'allenamento del Verona.

Nella circostanza, Abodi si è trattenuto a lungo a colloquio con Maurizio Setti.

M.F.

 

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