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Decide Maccarone, Verona ko anche a Empoli

Domani, in caso di vittoria del Carpi, potrebbe già essere Serie B

Redazione Hellas1903

Era iniziata bene, ma è finita, come quasi sempre quest'anno, male, malissimo. Se domani il Carpi dovesse sbancare San Siro potrebbe già essere retrocessione matematica con quattro giornate d'anticipo, mentre l'Empoli ringrazia le dormite difensive gialloblù e si guadagna la salvezza.

L'Hellas, però, dimostra per 45' che l'orgoglio, almeno quello, ce l'ha e al 5' parte all'arrembaggio della porta di un super Pelagotti con Ionita che incorna l'ottimo cross da destra di Pisano, ma il numero uno toscano gli dice di no. Il Verona sembra una squadra vera, spinge sulle fasce e mette in mezzo cross che è uno spettacolo, e al 15' è Siligardi ad offrire un'altra gran palla per Pazzini, ma Pelagotti fa ancora buona guardia. Passa meno di un minuto e stavolta è San Gollini a salvare i suoi: Paredes per Pucciarelli, dimenticato dalla difesa gialloblù, ma Gollini ci mette il piede. Poi Delneri passa al 4-3-3 con Wszolek e Siligardi che vanno ad affiancare Pazzini là davanti. E sulle corsie i gialloblù macinano chilometri, ma il Verona ancora una volta non riesce a fare male. Al 26' l'episodio che potrebbe cambiare la partita: Paredes colpisce Souprayen in area, il difensore cade, ma per il signor  Serra è simulazione e ammonisce il giocatore dell'Hellas. La partita è vivace, il Verona c'è. Ma si sa, tranquilli non si può stare e per fortuna che in porta c'è Gollini: al 37' la difesa non ce ne capisce nulla dello scambio tra Maccarone – Pucciarelli – Croce, l'ultimo conclude a botta sicura, ma Gollini risponde ancora una volta presente. Sul finale invece è Pelagotti a tornare protagonista: Wszolek gli si presenta davanti, ma il portiere dell'Empoli rimane in piedi e chiude bene lo specchio. È un buon primo tempo, finisce 0-0, ma qualcosa di buono si è visto.

A inizio ripresa la speranza cresce. Dura poco però, tempo che un cross sbagliato di Pisano si stampi sulla traversa, poi arriva il solito svarione dietro: al 5' Saponara serve un ottimo assist a Maccarone che sfrutta la voragine lasciata a sinistra da Souprayen e fredda un incolpevole Gollini. Ma e come spesso è successo nel corso di questo triste anno il Verona si scompone, idee ne ha poche e gambe ancora meno: entra Toni, conquista due falli in cinque minuti, ma poi si fa male ed è costretto ad uscire per lasciare il posto a Rebic, che entra assieme a Gomez, mai pericoloso. Il Verona si getta in avanti, ma a casaccio e non riesce a costruire niente di interessante, anzi, al 20' rischia di incassare anche il secondo gol da parte della squadra di Giampaolo con Pucciarelli che per fortuna non ci crede fino in fondo. Poi Gollini fa ancora gli straordinari su Maccarone, nient'altro degno di nota se non una squadra che cade letteralmente a pezzi, sia fisicamente che psicologicamente. E alla fine arriva anche il secondo giallo per Viviani che, assieme a Souprayen, salterà il Milan.

(foto Getty Images per Gazzanet)

Anna Fabrello

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