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Doppio Lecce e Verona ko. Seconda sconfitta di fila per l’Hellas

Foto: Hellas Verona

0-2 al Bentegodi, a segno La Mantia e Mancosu.

Andrea Spiazzi

Il Verona incassa col Lecce un pesante 0-2 che non lascia spazio a equivoci: tenaci e concreti i pugliesi, che, mentre i gialloblù giocano, segnano. L’assenza di un bomber di razza è lampante. Se il primo gol arriva nel recupero del primo tempo dopo 45 minuti infuocati, è la ripresa dell’Hellas che delude. Senza Matos uscito per infortunio i gialloblù diventano prevedibili e beccano il secondo. Di Carmine non entra, Pazzini non incide. E chi segna? Il Lecce, appunto, con La Mantia e Mancosu.

FORMAZIONI

Mini-rivoluzione quella di Fabio Grosso che lancia dal primo minuto Alan Empereur e Fabio Eguelfi. Il primo sotituisce Caracciolo e fa compagnia a Marrone al centro della difesa. Il terzino sostituisce Balkovec a sinistra, a destra c’è Crescenzi.

Due davanti alla difesa: Davidowicz e Colombatto. In avanti Pazzini è la punta, dietro a lui Matos, Laribi e Lee. Fuori, dunque, anche Henderson.

Liverani è costretto a fare a meno di Falco e schiera Vigorito in porta, Venuti, Bovo, Meccariello e Calderoni dietro, Tabanelli, Petriccione e Scavone a centrocampo, Mancosu dietro alle punte Palombi e La Mantia.

Sono in 1254 i tifosi del Lecce, 12 mila gli spettatori totali. Dirige l’incontro Luca Massimi.

PRIMO TEMPO, RITMI ELEVATI E GARA APERTA. MATOS KO

Parte bene l’Hellas, con Eguelfi che guadagna un corner al 4’. Di testa Marrone mette alto. Il Lecce è determinato e risponde. Al 7’ Scavoni spara sul fondo da fuori. Venuti spinge a destra, Mancosu in mezzo: i giallorossi non stanno a guardare. Matos, all’11’, salta l’uomo e va sul fondo, il cross è messo in corner. Sulla battuta Marrone va giù in area dopo un abbraccio galeotto e chiede il rigore, Massimi fa proseguire, parte il contropiede e Lee prende un giallo ci

Al 15’ tre passaggi e il Verona va vicino al gol: apertura per Matos, cross all’indietro per l’accorrente Laribi che calcia forte in corsa ma Vigorito si supera e mette in angolo.

La gara è bella. Il Lecce contro-scatta e Silvestri esce bene ma la palla resta lì, pericolosa, prima che l’arbitro fischi un mani in attacco. Molto bravo Eguelfi a seminare avversari a sinistra al 18’, sul traversone Pazzini viene anticipato. Lo stesso Pazzo sbaglia uno stop in verticale, il liscio involontariamente serve Laribi il cui tiro va a fil di palo da buona posizione. Dopo 25 minuti tirati il ritmo cala, anche se di poco. Una bella azione, innescata da Matos al 29’, porta Colombatto, liberato da Pazzini a calciare verso la porta: mira sbagliata. Eguelfi rimedia un giallo per una gamba tenuta alta. Crescenzi è uno stantuffo a destra. Ringhia, recupera e parte.

Tabanelli al 34’ mette i brividi all’Hellas. Un cross dalle retrovie lo mette solo davanti a Silvestri che salva la porta.

Al 37’ Matos parte come un razzo in contropiede e viene abbattuto da Calderoni (incredibile che non venga ammonito) che va sulle gambe. Nella caduta il brasiliano si infortuna. Per fortuna, dopo essere stato portato fuori in barella, si rialza, ma non ce la fa a proseguire. Entra Cissé al 39’. Il guineano si mette a sinistra, Lee va a destra. La Mantia devia un tiro di Mancosu molto pericoloso e salva Silvestri al 44’, poi il Verona spreca un contropiede e quasi il Lecce passa con Calderoni. Un minuto dopo, però, passa per davvero.

LA MANTIA A SEGNO, 0-1

Al primo di recupero del primo tempo il Lecce segna. E’ La Mantia a raccogliere sotto-porta e insaccare un pallone perfetto di Mancosu che a sinistra prima fa secco Crescenzi in dribbling e poi piazza l’assist. Doccia fredda un istante prima che l’arbitro mandi le squadre negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO, IL VERONA NON RIESCE A SEGNARE

Al 5’ Cissé cade in area dopo che Venuti lo tiene per la spalla. Massimi è certissimo nel far proseguire. Il Verona attacca a testa bassa. Al minuto 8 l’arbitro sventola il giallo in faccia a Scavone. Il Lecce non va per il sottile.

Il secondo cambio di Grosso arriva al 10’: esce Lee (poco incisivo) per far posto a Zaccagni che subito ruba palla e prende un fallo sulla trequarti. Zaccagni parte verso il fondo, Pazzini c’è ma è chiuso al 15’. La gara si fa difficile per l’Hellas, col Lecce che stringe le maglie tra centrocampo e difesa e i gialloblù che non riescono a trovare la porta. Grosso attende per il terzo cambio che pare tardivo. E il Lecca castiga.

MANCOSU, 0 A 2

La fase di stanca e di carenza di idee dei gialloblù viene oltremodo punita. Al 23’ è Mancosu a sparare sotto la traversa un pallone servitogli appena dentro l’area.

Reazione Verona: Crescenzi ci prova subito, Vigorito devia il suo tiro. Tutti aspettano Di Carmine, ma entra Ragusa al posto di Eguelfi. Grosso passa al 3-4-3. Pazzini segna ma il guardialinee alza la bandierina: fuorigioco Laribi e Ragusa mettono palloni, il Lecce difende molto bene.

Silvestri evita il terzo gol parando in uscita un tiro di Palombi che aveva lasciato sul posto Marrone in contropiede. Dawidowicz colpisce di testa da corner, la palla va alta al 39’. Nel forcing finale Marrone segna ma facendo fallo. Generosamente i gialloblù ci provano fino alla fine, ma non va.

Il Verona esce sconfitto, col secondo ko di fila sul groppone. Troppe cose non hanno funzionato. E alcune domande sarà necessario porsele.  Lascia il campo, la squadra gialloblù, con l’incoraggiamento della curva, ma ridimensionata dalla sconfitta, anche se avvenuta contro l’avversario più tosto incontrato finora e probabilmente la più in forma del torneo.

Ma per stare in alto serve vincere. Il resto non vale nulla.

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