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Emozioni al Bentegodi tra Verona e Pescara, ma l’Hellas non passa

0-0, molte occasioni da ambo le parti. Ora i gialloblù dovranno vincere al ritorno per andare in finale

Andrea Spiazzi

Una gara vibrante, ricca di occasioni e di ribaltamenti di fronte, di pericoli creati da ambo le parti. Finisce 0-0 l’andata della semifinale playoff tra Verona e Pescara, con qualche rimpianto per i gialloblù che non riescono a concretizzare le tante azioni create, a tratti con un gioco spumeggiante. Di contro il Pescara rimpiange un palo di Mancuso e la possibilità, in più di un’occasione di andare a rete.

Tutto rimandato all’Adriatico dunque, col Verona che avrà però un solo risultato per accedere alla finale.

FORMAZIONI

Aglietti cambia, rispetto alla gara col Perugia, solo un giocatore, Zaccagni, che è infortunato. Al suo posto c’è Andrea Danzi. Davanti a Silvestri Faraoni, Dawidowicz, Empereur e Vitale. Centrocampo con Danzi, Gustafson ed Henderson, in avanti il trio Matos, Di Carmine e Laribi.

Pillon gioca a specchio con Fiorillo tra i pali, Balzano, Scognamiglio, Bettella e Pinto in difesa, in mezzo al campo Memushaj, Brugman e Crecco, i tre davanti sono Marras, Mancuso e Sottil.

Arbitra Livio Marinelli di Tivoli. Temperatura primaverile e leggera pioggia prima dell’inizio. Al Bentegodi sono arrivati in 542 i tifosi pescaresi, 11.300 gli spettatori totali.

PRIMO TEMPO, GARA SPETTACOLARE E SQUADRE ARREMBANTI. MA NESSUN GOL

Dopo tre minuti un colpo di testa di Mancuso chiama in causa Silvestri, che compie una parata decisiva mettendo in corner. Di Carmine risponde al 7’, con un tiro di prima intenzione deviato in angolo da Fiorillo, che si ripete un minuto dopo su una staffilata di Danzi dai 30 metri. Il gioco, nei primi minuti è nei piedi del Pescara che attacca con una difesa alta. Il Verona risponde, Gustafson calcia da 35 metri, Fiorillo in volo mette sul fondo al 13’. Pinto strattona Matos che parte, giallo per il terzino al 15’. Silvestri para su un diagonale di Marras al 16’. La partita è vibrante, l’Hellas gioca bene. Ma  al 20’ rischia grosso quando Gustafson e Danzi non si capiscono, la palla la prende Crecco che si invola: Silvestri interviene sulla conclusione piazzata dal limite.

PALO DI MANCUSO

Pescara vicina al vantaggio al 22’. Dawidowicz viene tagliato da un’azione e perde Mancuso che, servito da Marras in area, calcia di destro cogliendo il palo. Al 24’ terzo pericolo di fila per il Verona, con un colpo di testa di Crecco fuori misura. L’Hellas si smaglia a centrocampo, lasciando varchi pericolosi.

Ma i gialloblù ripartono anche dopo qualche incertezza. Al 27’ Laribi parte in contropiede, il cross sul secondo palo è raggiunto da Di Carmine il cui tiro in spaccata è fermato in scivolata da Scognamiglio a un metro dalla linea.

FIORILLO ANCORA DECISIVO

Al 32’ Fiorillo salva due volte la porta prima su un tiro di Gustafson che calcia al volo da corner, poi su Laribi che ci prova da fuori.

Il Verona a tratti è frenetico dalla trequarti in su con alcune imprecisioni di Laribi, ma ce ne dà parecchio crescendo minuto dopo minuto, col Pescara che arretra. Gustafson imposta velocemente cercando la verticalità. Lo svedese calcia al 39’ dalla distanza, Fiorillo non trattiene e mette in corner.

Al 45’ un lungo lancio fa partire Mancuso, il duello è con Dawidowicz che lo atterra e viene ammonito.

SECONDO TEMPO

E’ il secondo minuto quando Empereur sbaglia in uscita e Mancuso parte verso la porta, il tiro dell’attaccante è ribattuto da Silvestri. Il Pescara parte forte cercando di minare le sicurezze difensive dell’Hellas con un pressing alto. Ma i ribaltamenti di fronte proseguono con l’arbitro Marinelli che lascia correre alcune spinte galeotte. Empereur calcia da fuori al 7’, Fiorillo para.

Danzi soffre e perde una palla a centrocampo sulla quale parte Sottil che entrato in area cerca il calcio a giro che va sul fondo di poco all’8’. Il Pescara in avanti è poco lucido nell’ultimo passaggio.  Matos spreca un ingresso in area calciando addosso a un difensore al 15’

Al 15’ Aglietti effettua il primo cambio: dentro Colombatto per Henderson, apparso affaticato. Pillon risponde togliendo Pinto per Del Grosso al 21’.

Al 22’ Matos è servito in area ma da ottima posizione si fa respingere il tiro dalla difesa, poi Aglietti al 23’ toglie Di Carmine e inserisce Pazzini, accolto da un’ovazione dello stadio. Il Verona perde profondità ma si affida al guizzo del vecchio bomber.

Il Pescara cala il ritmo e cerca qualche perdita di tempo, anche l’Hellas è meno fresco e la partita si affida a qualche episodio. Antonucci  sostituisce Sottil al 29’, Pillon non cambia modo di stare in campo.

Tupta per Matos è l’ultimo cambio, che avviene al 34’. Aglietti le prova tutte, un pareggio non sarebbe un buon risultato, col Verona costretto a vincere al ritorno. Il Pescara la butta nel gioco spezzettato, facendo scorrere il cronometro. Premono, i gialloblù, col fiato che resta. A Laribi resta nel piede un tiro dal limite, raccolto da Fiorlillo al 40’.

FORCING FINALE, FIORILLO SALVA SU TUPTA

Vitale mette un gran cross dal fondo sinistro al 41’, Tupta va di testa e Fiorillo si supera, la palla resta lì ma Pazzini è anticipato sul più bello da Bettella. Al 44’ Bruno sostituisce Brugman.

La gara finisce, un buon Verona, specie nel primo tempo, non basta a superare il Pescara. E ora serve la vittoria domenica all’Adriatico.

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