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Il Verona crolla ad Avellino, il Frosinone lo scavalca

Paghera e Verde firmano il 2-0 degli irpini, per l'Hellas 4 sconfitte e un pareggio nelle ultime 5 trasferte

Alessandro Lerin

Ancora nulla da fare per il mal di trasferta del Verona. Contro l'Avellino l'Hellas cade 2-0, grazie alle reti di Paghera e Verde e, complice la vittoria del Frosinone col Carpi, scivola ora al secondo posto. È, d'altronde, la logica conseguenza dell'andamento dei gialloblù lontano dal Bentegodi: dopo la vittoria contro lo Spezia, il Verona ha ottenuto 4 sconfitte e un pareggio nelle ultime 5 giocate in trasferta. Utopico pensare di andare in Serie A con un cammino così altalenante.

Privo di Pazzini e Ganz in attacco, Pecchia si affida a Gomez in avanti dal primo minuto, con Zaccagni e Luppi a completare il tridente. Per il resto, Nicolas in porta, Pisano, Caracciolo, Bianchetti e Souprayen in difesa, a centrocampo Fossatin in regia con Romulo e Bessa ai lati.

Novellino risponde con Radunovic tra i pali, Laverone, Djimsiti, Jidayi e Perrotta dietro, Lasik, Moretti, Paghera e D'Angelo in mezzo al campo, Verde e Ardemagni davanti.

Subito pericoloso l'Avellino dopo 4 minuti, con Nicolas che respinge di piede sul sinistro di Verde da fuori. Risponde l'Hellas con Bessa: destro dal limite che sfiora di poco il palo. La gara si gioca su ritmi alti, Verde ci prova ancora un minuto più tardi: il suo tiro dà solo l'illusione del gol e termina sull'esterno della rete.

Al 23' clamorosa occasione per il Verona fallita da Gomez: perfetto il cross di Bessa, dalla sinistra, per l'argentino, che però manda a lato di testa. Ancora Hellas al 29': assist di Bessa per Luppi, che calcia dal limite dell'area ma non trova lo specchio.

Cambio obbligato per Pecchia alla mezz'ora: Romulo deve lasciare il campo per uno scontro di gioco alla testa nei primi minuti di gara. Al suo posto entra Siligardi, Zaccagni si abbassa a centrocampo.

Ardemagni prova la rovesciata al 42', tentativo che termina a lato, poi sfiora l'incrocio con un colpo di testa insidioso. A fine primo tempo è 0-0.

Il Verona va vicino al gol in avvio di ripresa con Luppi (tiro a botta sicura murato dalla difesa dell'Avellino) ma al 5' passa in svantaggio. Caracciolo trattiene Ardemagni in area: è calcio di rigore e Paghera, dal dischetto, realizza il classico gol dell'ex. L'Hellas è frastornato, non riesce a reagire, e al 15' subisce il raddoppio: Verde calcia con sinistro dalla distanza e, con la complicità di Nicolas, insacca il 2-0.

Pecchia toglie Fossati al 18', al suo posto Franco Zuculini. Siligardi, un minuto dopo, ha una buona chance da posizione favorevole ma calcia debolmente tra le braccia di Radunovic. Novellino inserisce Omeonga per Moretti, Pecchia si gioca il tutto per tutto, alla mezz'ora, mandando in campo Cappelluzzo al posto di Caracciolo. La sensazione, però, è che, come già accaduto in altre circostanze, appena il Verona vada sotto saltino tutti gli schemi e la frenesia prenda il sopravvento (con risultati tutt'altro che proficui).

Al 35' Belloni e Ardemagni, in posizione regolare, si mangiano il terzo gol a tu per tu con Nicolas. Zaccagni prova a impensierire Radunovic dalla distanza, l'estremo difensore devia in corner. Al 42', su cross di Zuculini, Gomez sfiora di testa ma non ci arriva.

Il Verona, così, esce sconfitto 2-0 dal campo di Avellino e assiste al sorpasso del Frosinone, ora a +2 sui gialloblù.

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