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In seimila applaudono il Verona al Bentegodi, 4-1 alla Juve Stabia

Henderson il migliore, in gol Matos, Caracciolo, Pazzini e Di Carmine

Andrea Spiazzi

Il Verona supera agevolmente la Juve Stabia nel secondo turno di Tim Cup. Buona la prima gara ufficiale dei gialloblù di Grosso, che dominano un avversario di certo inferiore (che riapre la gara solo per pochi minuti) facendolo però con continuità e sempre cercando la via del gol. Finisce 4 a 1, in rete ci vanno Matos, Caracciolo, Pazzini e Di Carmine.

Serata caldissima al Bentegodi. Alle 20, mezzora prima della gara, si registrano 33 gradi. Ciononostante sono molti i tifosi in coda alla biglietteria. La voglia di Hellas batte la canicola agostana. Curva e gradinate Est sono quasi piene, alla fine il dato dice 5.894 paganti.

Presenti un centinaio di tifosi ospiti.

4-3-3 per Fabio Grosso che schiera il suo primo Verona in gara ufficiale con Silvestri -  Almici Caracciolo, Souprayen, Crescenzi - Gustafson, Henderson, Laribi - Matos, Pazzini e Lee.

A disposizione ci sono Tozzo, Eguelfi, Di Carmine, Saveljevs, Balkovec, Felippe, Zaccagni, Calvano, Kumbulla, Boldor, Tupta e Marrone.

Questi gli 11 della Juve Stabia schierati dall’allenatore Caserta: Bacci, Schiavi, Allievi, Calò, Marzorati, Bachini, Canotto, Viola, Paponi, Mastalli, Melara.

Debutta lo scozzese Liam Henderson, che sarà il migliore in campo. Altra novità, meno importante per quanto avviene sul terreno di gioco, ma che sovverte una tradizione di lunghissima data. La panchina del Verona cambia posto. Da quest’anno sarà quella vicina alla curva Sud. L’Hellas gioca con la terza maglia, nera.

PRIMO TEMPO, VERONA IN SCIOLTEZZA, JUVE STABIA DOMINATA

Henderson detta subito i tempi del centrocampo. Le chiavi del centrocampo sono sue. L’Hellas mantiene il possesso palla e cerca la porta avversaria. Lee scivola dopo pochi minuti sulla linea di fondo.

1 a 0 VERONA, A SEGNO MATOS

Al minuto 8 il Verona va in vantaggio. Un cross dalla destra di Laribi trova Crescenzi dalla parte opposta.  Il suggerimento dell’esterno, dal fondo, è preciso e Matos si inserisce alla perfezione toccando in gol. Tutto facile, la curva applaude. L’Hellas si muove con un 4-2-4. Henderson e Gustafson al centro, Pazzini e Laribi in avanti, sulle corsie Matos e Lee. Dopo una timida reazione della Juve Stabia, i gialloblù di casa riprendono il pallino del gioco.

Al 24’ Pazzini si gira in area e calcia alto. Il ritmo non è elevato. Il caldo afoso e la condizione atletica in via di perfezionamento non giovano. Già, però si intravedono i piedi buoni di Henderson, la grinta di Crescenzi, l’ordine di Gustafson. Grosso chiama i suoi a un pressing alto. Un buono scambio corale in area porta a servire Henderson fuori, la botta dai 22 metri è alta al 30’. I gialli si chiudono. Ci riprovano al 32’ con un tiro cross dalla sinistra. Il tuffo di Silvestri è inutile, la palla è fuori.

CARACCIOLO, 2-0 HELLAS

E’ il 33’ quando Laribi batte una punizione dalla trequarti di sinistra. La palla è pennellata, la difesa dei campani si perde Caracciolo che da due passi insacca di testa. 2-0 che non fa una piega.

Qualche sosta in campo è buona per bere, volano bottigliette dalle panchine. Grosso strilla indicazioni a Henderson e Gustafson, chiamandoli vicino a sé. Da un disimpegno dello svedese errato nasce il primo tiro in porta dei campani, che Silvestri raccoglie senza problemi. Poco dopo un’altra conclusione della Juve Stabia va fuori. Gustafson recupera e riparte. Gran fisico, il centrocampista.

SECONDO TEMPO, LA JUVE STABIA ACCORCIA, POI PAZZINI E DI CARMINE CHIUDONO IL DISCORSO

Una leggera brezza offre un minimo di sollievo in avvio di ripresa. Pazzini si gira ma da pochi passi non  sfrutta l’occasione al meglio, Bacci para.

2-1, SEGNA CANOTTO

La Juve Stabia accorcia al 4’. Canotto si aggiusta la palla e calcia quasi dal limite con un destro a giro che si infila nell’angolino lontano. Silvestri non può nulla, la gara si riapre.

Matos fugge in contropiede, viene fermato in corner al 9’. Almici spara da 25 metri, Bacci molla la palla, Pazzini non ci arriva per un soffio al 10’.

PAZZINI, 3 A 1 VERONA

L’Hellas ristabilisce le distanze al 14’. Meraviglioso l’assist filtrante di Henderson che imbecca il Pazzo che, stavolta, non sbaglia e trafigge Bacci in uscita con un tocco felino. Poco dopo a Lee murano un tiro verso la porta.

Il primo cambio è degli ospiti: Carlini per Schiavi al 16’. Il Pazzo scivola, per poco non fa doppietta al 17’.

Giampaolo Pazzini esce, applaudito, al 18’. Entra Di Carmine. Dentici per Canotto il secondo cambio degli ospiti.

Matos di testa sfiora l’incrocio al 23’. Poi un “water break” è ordinato dall’arbitro Rapuano. Lee ed Henderson scambiano veloce, Almici calcia, Bacci mette in corner al 25’.

DI CARMINE SI PRESENTA E TIMBRA, 4-1

Ancora superlativo Henderson che, al 28’ piazza un altro filtrante per Di Carmine che si invola e trafigge Bacci. Tutto molto bello.

Esce Laribi, applausi anche per lui, entra Zaccagni al 32’. L’Hellas ha voglia di segnare ancora, Grosso è in piedi a dare istruzioni. Di Carmine si fa parare da Bacci in uscita una conclusione in area al 36’.

Esce Lee, autore di una buona prova, entra Marrone che va dietro. Grosso schiera il 3-4-3. Un ennesimo assist al bacio di Henderson mette Matos verso la porta. Nel dribbling il brasiliano sembra venir toccato dal portiere, ma l’arbitro ammonisce il gialloblù dell’Hellas, tra il disappunto della Curva.

Senza pietà per gli assetati, Rapuano ordina 4’ di recupero.

Plausi finali meritati dal Verona e passaggio del turno in Coppa Italia centrato, sarà il Catania il prossimo avversario. I seimila accaldati tornano a casa dopo aver visto il loro Hellas giocare bene e vincere.

 

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