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La legge del mercato: tra schizofrenia e zanzare

I timori di Pecchia e i tempi troppo lunghi della sessione estiva

Redazione Hellas1903

Mancano ormai pochi giorni alla chiusura del mercato. La deadline è fissata per le ore 23.00 del 31 agosto, quando all'Hotel Executive di Milano andrà in onda lo show finale con le dirette fiume delle televisioni. Nel momento in cui il Sesamo dell'Hotel Executive chiuderà i battenti, il tormentone pallonaro sarà finalmente ai titoli di coda. Chi avrà avuto, avrà avuto, e chi avrà dato, avrà dato.

 Martedì Pecchia, seppur con ironia, ha lanciato una frecciata: “ se il mio direttore non me lo stravolge, il mio Verona è a posto”. Si è poi spinto oltre mostrando una certa insofferenza nei confronti di questi ultimi giorni di mercato: “crea scompiglio ed è destabilizzante. Allenare oggi giocatori che domani potrebbero andarsene è una una situazione particolare”. Le parole di Pecchia rappresentano lo stato di disagio della categoria.

 Gli ultimi giorni del mercato, soprattutto le ultime 48 infuocate e schizoidi ore, sono quelle decisive: squadre date oggi per fatte, rischiano di vedere i propri organici ribaltati come calzini in Zona Cesarini. Metafora edilizia: ristrutturo un palazzo; quando ho ormai terminato lavori, lo butto giù con la pretesa di rifarlo in pochi giorni. Provate a dirlo a un vostro amico architetto, e vi prenderà per uno pazzo scatenato. Allo stesso modo, un allenatore lavora tutta l'estate su un progetto, salvo poi vederselo smantellare e trovarsene uno tutto nuovo davanti.

Veniamo ora ai tifosi, una volta cuore pulsante, oggi categoria sempre più ignorata e distante dalle dinamiche menefreghiste del calcio moderno. Come ogni anno danno prova di amore a passione per la propria squadra sottoscrivendo gli abbonamenti molto prima che il mercato entri nella sua fase di maggior rilievo. La questione si sposta sui binari del rispetto, parola, ahinoi, desueta. Lanciamo allora una proposta per recuperarne un poco e mettere un minimo di ordine: il mercato finisca al 31 luglio, ben prima dell'inizio della nuova stagione.

I tifosi, che non dimentichiamo sono pur sempre consumatori, vedranno in tal modo salvaguardato il proprio sacrosanto diritto di valutare se acquistare o meno il prodotto che gli viene offerto. E gli allenatori potranno lavorare su un disegno tattico definito.  Un tempo le cose andavano così.  Tornare indietro e recuperare qualcosa di buono dal passato, qualche volta fa bene. 

Lorenzo Fabiano

@lollofab

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