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L’avversario: il Benevento di Bucchi

L'analisi della squadra giallorossa, in campo lunedì a Verona

Jacopo Michele Bellomi

Il Verona torna allo stadio Bentegodi, dopo una settimana di riposo, per affrontare il Benenvento nel match che si giocherà il lunedì di Pasqua.

I giallorossi hanno avuto un rendimento altalenante nella prima parte della stagione, oscillando tra l'ottava e la terza posizione in classifica, ma poi sembrano aver trovato la loro dimensione e da due gare mantengono il quarto posto, con 50 punti, +2 sull'Hellas (sesto).

La gara di andata, giocata il 9 dicembre scorso, aveva visto vincitore il club gialloblù: 0-1 allo stadio Vigorito, gol di Matos. Quel Benevento giocava con un 3-5-2, un modulo "contenitivo", scelto per contrastare la velocità degli esterni e gli inserimenti del Verona. Questa volta la scelta potrebbe cadere su uno schema più offensivo come il 4-3-3, il preferito dal tecnico Bucchi.

In porta il titolare Montipò, difesa a quattro con Antei e Caldirola - arrivato a gennaio dal Werder Brema - centrali, a destra l'ex Napoli Maggio e a sinistra Improta, ormai da un paio di gare adattato in retroguardia. Centrocampo con Del Pinto e i due goleador Viola e Bandinelli, già con 6 e 5 gol a referto. In attacco spazio a Ricci, Armenteros e al bomber Coda (16 gol in campionato). Assente, invece, lo squalificato Asencio.

Il Benevento è una squadra ostica da affrontare, che dopo due vittorie con Carpi e Perugia, è stata fermata dal Palermo nell'ultimo turno di campionato. Una partita in cui i giallorossi, però, hanno messo in difficoltà i rosanero, andando al tiro ben 27 volte contro le 17 degli avversari. Attenzione, quindi, in primis a Coda e alla sua abilità in area di rigore, ma anche alle incursioni dell'esperto Maggio e a Ricci, senza dimenticare che Bucchi ha in panchina un certo Roberto Insigne, già autore di 8 gol.

Probabile formazione (4-3-3): Montipò; Maggio, Antei, Caldirola, Improta; Bandinelli, Del Pinto, Viola; Ricci, Coda, Armenteros.

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