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LE PAGELLE, IL VERONA VA A PICCO

Gollini prova a limitare i danni, il resto è bocciato

Matteo Fontana

GOLLINI 6

Cerca di stoppare le stoccate che gli arrivano addosso. Soltanto che quando respinge non c’è mai una maglia gialloblù a spazzare. E così arrivano i gol. Non per colpa sua.

 

PISANO 5,5

Mai innescato, la Sampdoria gli mette meno pressione rispetto all’altra fascia. Tuttavia non riesce a proporsi e in difesa tentenna.

 

MORAS 5

Preso in mezzo dalla velocità degli attaccanti di Montella. Gli scappano via e non ce la fa a controllarli. Tutto troppo difficile.

 

HELANDER 5,5

Attento nel secondo tempo a mettere delle pezze ove necessario. Peccato, però, che la partita sia già ampiamente chiusa.

 

FARES 4

Lo svarione che apre l’azione del gol di Cassano, quello che manda in soffitta in anticipo la gara, è spaventoso. Non è un terzino e si vede, ma uno sbaglio simile è da museo degli orrori.

 

WSZOLEK 5,5

Poche iniziative, molta corsa, altrettanta confusione. Non avrà impressionato il commissario tecnico della Polonia, Nawalka.

 

MARRONE 5

Lo mettono presto all’angolo e da lì non viene più fuori. In sofferenza sul piano fisico, schiacciato dalla superiorità del centrocampo della Samp.

 

IONITA 5

Presto comincia a capirci poco. Troppo tecnico Fernando, troppo intensa la carica della mediana blucerchiata per tenerle testa.

 

SILIGARDI 4,5

Una prestazione desolante. I palloni che tocca sono ridotti al minimo. E non ha nemmeno un guizzo estemporaneo. Dissolto.

 

REBIC 5

Un altro che dà segnali di sé a gara in archivio. Prima, invece, non supporta Toni e appare disorientato nella scelta della posizione da tenere.

 

TONI 5,5

Prova a trovare il gol in più modi, ma nessuno di questi è efficace. La generosità è molta, eppure non è sufficiente per incidere.

 

 

GILBERTO 5,5

Entra con la partita inclinata al peggio, pochi sprazzi.

 

GOMEZ 5,5

Attestato di presenza, non influisce.

 

 

ROMULO ng

 

 

DELNERI 5

Il Verona si è involuto nella testa e nelle gambe. Crolla presto e non c’è nessuna impronta della squadra combattiva che, sia pure in parte, si stava rialzando. Montella lo sorprende, il resto lo fanno degli errori gravissimi. E l’Hellas è svuotato.

 

 

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