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Lo spread del Verona

La crisi ha portato l'Hellas fuori dalla zona playoff: serve correggere la "manovra"

Redazione Hellas1903

Sale lo spread tra l’Hellas e la zona playoff. I risultati del turno di pausa imposto dal calendario hanno scaraventato il Verona fuori dalla fascia d’élite della classifica di Serie B. Nell’Italia in cui, all’improvviso, tocca improvvisarsi “economisti” per scoprire che l’aumento del differenziale tra Btp e Bund erode i risparmi e fa crescere il costo dei mutui, i gialloblù, lapalissianamente, capiscono a proprie spese che la crisi di rendimento in campo porta a veder sfiorire le ambizioni. E adesso urge applicare ogni correttivo a disposizione alla “manovra” per risalire sul treno.

IL CONFRONTO Quando l’Hellas batté, al Bentegodi, lo Spezia per 2-1, rafforzò il primo posto che si era appena conquistato. Con 13 punti in cinque turni, comandava il campionato con personalità. Dopo il pareggio piuttosto moscio al debutto con il Padova e la vittoria a tavolino di Cosenza, aveva travolto il Carpi e sbancato Crotone. Il successo con lo Spezia ebbe il suono della voce del padrone. Invece, da lì in avanti, qualcosa si è spezzato. Tutto è partito dalle sconfitte di Salerno e con il Lecce, al termine di gare in cui il Verona aveva ben giocato, ma nulla era riuscito a raccogliere. Sono trascorse nove giornate, con l’Hellas che ha disputato otto partite e totalizzato 6 punti, con un’unica affermazione, ottenuta col Perugia, in casa. Poi, tre pareggi e quattro sconfitte: il confronto con la fase iniziale della stagione di Serie B è eloquente e chiarisce le ragioni della marcia indietro del Verona. Le altre non sono state a guardare e la squadra di Fabio Grosso, adesso, è nona, sotto la linee  di galleggiamento che vale l’accesso agli spareggi.

CHI CORRE Già, perché nel frattempo sono stati in tanti a mettersi a correre. Più di tutti, il Palermo, che ha svoltato con il cambio in panchina e il passaggio del timone da Bruno Tedino a Roberto Stellone. Da quota 8 i rosanero sono saliti a 18, perlopiù raccolti con la nuova guida tecnica. Va velocissimo il Perugia, che dopo la sconfitta di Verona ha inserito il turbo, perdendo solamente a Benevento. I 16 punti conquistati tra il sesto e il quattordicesimo turno hanno messo le ali ai piedi degli uomini di Alessandro Nesta. Meglio ancora ha fatto il Lecce, con 17, e poco di meno il Brescia (15). L’Hellas, rispetto a tutte queste avversarie, è andato in passivo, con un “rosso” pesante. Dunque, nello specifico: -12 sul Palermo, -11 sul Lecce, -10 sul Perugia. E i numeri evidenziano il crollo in paragone al Brescia (-9) e pure nel parallelismo con Salernitana, Cittadella e Ascoli (-8), con i bianconeri che sono alla pari col Verona ma l’hanno pure battuto nello scontro diretto.

M.F.

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