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Lunedì il Milan a Verona. E ventisei anni fa….

Il 22 aprile 1990 l'Hellas tolse lo scudetto ai rossoneri. Un giorno storico

Matteo Fontana

Lunedì al Bentegodi un Verona ormai retrocesso incontrerà il Milan.

Nonostante il fallimento stagionale, l'Hellas dovrebbe comunque trovare delle motivazioni speciali. Senz'altro ce le avrà il pubblico gialloblù, per cui la sfida ai rossoneri è sempre avvincente.

Al proposito, proprio oggi, 22 aprile, ricorre l'anniversario di un leggendario successo del Verona con il Milan. Era il 1990 e la squadra di Osvaldo Bagnoli, a un passo dalla B, vinse per 2-1 una gara epica, rimontando il gol di Simone con le reti di Victor Hugo Sotomayor e Davide Pellegrini.

Il Milan era in lotta per lo scudetto con il Napoli, che imponendosi nel frattempo per 4-2 a Bologna si garantì il tricolore: era la penultima giornata, scattò a +2 e il suggello giunse la settimana dopo, con l'1-0 alla Lazio.

Fu una partita travolgente e mitica, quella tra Verona e Milan. Piena di colpi di scena, con il Diavolo che lamentò torti arbitrali per la direzione del signor Lo Bello di Siracusa. Furono espulso l'allenatore rossonero, Arrigo Sacchi, e poi Frank Rijkaard, Marco Van Basten, che si era sfilato per protesta la maglia, e infine Billy Costacurta.

Ma l'Hellas meritò ampiamente la vittoria. Giocò una gara coraggiosa, gagliarda, di grande temperamento, battendo una formazione che era campione d'Europa e del mondo, stracolma di fuoriclasse. Sugli spalti fu un delirio di emozioni, con la speranza della salvezza portata fino alla trasferta per lo scontro diretto con il Cesena, la domenica seguente. Il gol di Agostini condannò il Verona alla retrocessione e l'era di Bagnoli si chiuse. Fu una caduta romantica e unica. Nulla a che vedere con la desolazione di oggi.

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