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Mercato, la FIFA pronta alla rivoluzione

Il presidente Infantino: "Quello che vedo non mi piace. Servono più regole"

Eric Sartori

Gianni Infantino, presidente della FIFA, è pronto a rivoluzionare il calcio, in particolare le regole del mercato. Per il numero uno della Federazione Internazionale è arrivato il momento di introdurre nuove regole in questo senso, visti i recenti, grossi, scambi di giocatori.

L'idea è quella di cambiare in modo radicale le regole del mercato e ridurre le entrate ai vari agenti. La sua proposta girerebbe attorno a undici proposte, di cui sei sono state dichiarate:

  • Riduzione della sessione estiva del calciomercato;
  • riduzione del numero di trasferimenti effettuabili a gennaio;
  • riduzione dei prestiti;
  • maggiori fondi per la formazione dei calciatori;
  • rose composte da un massimo di 25 giocatori;
  • regole di trasparenza per gli agenti.
  • Al presidente non piace la situazione odierna del calcio e, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, afferma: "Quello che vedo non mi piace. Nel 2017 i trasferimenti internazionali hanno raggiunto i 6,4 miliardi di dollari, le commissioni per gli agenti il mezzo miliardo, mentre per la formazione ci sono soltanto 60 milioni. Soldi, questi, che andrebbero ai piccoli club. Com’è possibile che, mentre il giro d’affari aumenta, gli investimenti per i giovani si riducano?"

    Idee chiare su come migliorare la situazione: "Regole di trasparenza inderogabili per gli agenti. Regole sui trasferimenti, anche per l’immagine del calcio: non è bello che il mondo veda circolare sei miliardi e poi, se le autorità giudiziarie intervengono, si scoprono nero e illegalità. Riduzione della finestra di mercato estiva: troppo lunga, i campionati devono cominciare con squadre già fatte. Riduzione del numero di trasferimenti a gennaio: era il mercato di riparazione, non si può rifare la squadra. Non mi piace un giocatore che fa il girone di andata con un club e quello di ritorno con un altro. Vorrei recuperare i valori che hanno reso grande il calcio. E ancora: riduzione dei prestiti, più fondi per la formazione, rose con massimo 25 elementi. I migliori devono giocare, non fare la panchina negli stessi grandi club".

    Conclude dicendo: "Credo che per quest’anno le date di mercato saranno le stesse, ma entro fine 2018 vorrei il nuovo set di regole. Vorrei un sistema a prova di critiche"

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