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Pagelle Verona: Di Carmine regale, Silvestri salva, Laribi ritrovato

Dawidowicz, che errore. Almici, espulsione ingenua. Lee e Colombatto: cambi okay

Matteo Fontana

SILVESTRI 7

Ribattuta decisiva su Kragl, viene punito dal calibrato tracciante di Iemmello: imparabile. Fa un miracolo su Galano, nel finale, con il Foggia all’assalto, è ancora più determinante.

ALMICI 5

Torna a giocare dall’inizio dopo tre mesi e mezzo, interpreta con diligenza il ruolo, concedendo poco sulla sua fascia di competenza. Commette, però, un’ingenuità tremenda, incappando nell’evitabile secondo cartellino giallo che gli costa l’espulsione: peccato pesante.

DAWIDOWICZ 5

Gravissimo l’errore di posizionamento che non fa scattare il fuorigioco sul gol di Iemmello. Non trasmette l’impressione di essere sicuro. In altre circostanze legge male la situazione, graziato dal Foggia.

EMPEREUR 6

Spesso assume il compito di impostare l’azione dalla linea difensiva. Sale e detta il passaggio. Iemmello lo sorprende sul gol, ma serve rendere onore alla prodezza del centravanti del Foggia. Va sempre in battaglia.

VITALE 6

Si preoccupa più di difendere che di attaccare. Non forza in fase di spinta, e non ha torto, perché dal suo lato c’è un pedalatore come Gerbo che sa come mordere. Gestione attenta sulla corsia di sinistra.

HENDERSON 6

Corre molto, ma con ridotta efficacia. La generosità non gli difetta, ma può dare molto di più, e il tocco che libera Di Carmine sull’1-1 ne è la testimonianza netta. I playoff possono essere il suo campo di gioco ideale: lo dimostri.

GUSTAFSON 6

Il passo rimane lento, ma lo spunto che innesca il ribaltamento che porta il Verona al pari è intelligente e fondamentale. Come Henderson , ora inizia una storia nuova, se saprà scriverla bene.

ZACCAGNI 6

Agisce in mezzo e scherma l’azione di Greco, togliendo respiro alla manovra del Foggia. Scelta azzeccata da parte di Aglietti, che lui legittima con una prova dinamica, rinunciando, inevitabilmente, alla proiezione offensiva.

MATOS 5,5

Comincia piano, poi piazza una buona sterzata e, di seguito, un tiro pungente. Impreciso su diversi cross, pochi spunti apprezzabili.

DI CARMINE 8

Si butta negli spazi, sia che la palla viaggia bassa o in aria, ma il movimento giusto non gli entra. Dopo, ecco la svolta: l’impetuosa botta di sinistro che dà il pari al Verona è un colpo regale. Freddo sul rigore, vive un pomeriggio di splendida gloria.

LARIBI 6,5

Schierato, come spesso gli era accaduto durante la gestione Grosso, da esterno nel tridente, viene cercato con insistenza in apertura di partita. Colpisce un rumoroso palo, si  vede di meno nel secondo tempo, ma

 

LEE 6,5

Entra con il pepe addosso, non lo prendono mai.

COLOMBATTO 6,5

Si procura il rigore (netto) che fissa il 2-1.

BIANCHETTI 6

Contribuisce alla resistenza finale.

 

AGLIETTI 7

Mette in campo un Verona caratteriale, deciso, con la mentalità vincente che di rado c’era stata in precedenza. Sul piano tattico le mosse sono corrette: ordinato e aggressivo, l’Hellas vince con il cuore e conquista il Bentegodi. Avanti con i playoff.

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