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Pagelle Verona, Romulo e Verde uomini-partita. Pazzo, jella-traversa

Valoti, che errori sottoporta. Caracciolo fa argine. Bessa affaticato, Fares cresce ancora

Matteo Fontana

NICOLAS 6

A lungo privo di impegni, nel finale si segnala con alcune uscite di grande personalità che permettono al Verona di non correre rischi.

 

CACERES 6

Di ritorno dalla campagna sudamericana e dalla doppia sfida con Venezuela e Bolivia che l’ha portato al Mondiale con l’Uruguay, risente della stanchezza accumulata ma la nasconde con mestiere e il solito carisma.

 

CARACCIOLO 6,5

Attento e concentrato, comanda la difesa mettendoci acume tattico e tenacia. Almeno due le sue chiusure che stoppano il Benevento nei (rari) momenti in cui prova a mordere. Abile a fare da argine, è essenziale.

 

SOUPRAYEN 6

Il forfait in extremis di Heurtaux lo catapulta nel ruolo di centrale difensivo, sperimentato in estate, nelle amichevoli a cavallo tra luglio e agosto. Senza strafare, si fa valere.

 

FARES 6,5

Continua a crescere nel ruolo di terzino sinistro. Avanti così, non ci saranno dubbi su quale possa essere la sua posizione naturale. Punge in fase di spinta, è poco impegnato in difesa ma disturba Iemmello nella grane occasione sprecata dal Benevento.

 

ROMULO 7

In certi momenti, quando si incaponisce in certe azioni solitarie, verrebbe da maledirlo, in altri chiederesti per lui una benedizione. Alla seconda categoria appartiene la perla del gol che decide la partita, celebrato con un’esultanza ispiratissima e pittoresca. Ha ragione lui: è tornato sul serio.

 

FOSSATI 6

Supplisce all’assenza dello squalificato Zuculini e gioca una partita ordinata, più complicata nel primo tempo, con il Benevento che aggredisce con regolarità a centrocampo. Con gli spazi dilatati è meno pressato e tocca palla con maggiore precisione.

 

BESSA 5,5

Non sembra al meglio della condizione. Come già gli era accaduto con il Torino, non incide. Tenta il tiro dalla distanza, ma non gli entra mai. Corre molto, ma spesso a vuoto. Spreca molte energie.

 

CERCI 6,5

C’è il suo talento nelle occasioni più pericolose create dal Verona. Dolcissimo l’appoggio su punizione con cui serve a Pazzini il pallone che il capitano scaglia sulla traversa. Non è l’unica pregevolezza della sua partita. Poi il serbatoio si svuota e qualcosa sconta.

 

PAZZINI 6

Jellato nella circostanza della traversa colta sull’invito di Cerci: la sua volée è un pezzo di bravura che meriterebbe miglior sorte. La difesa del Benevento gli taglia i rifornimenti e così non riesce a procurarsi altre opportunità.

 

VALOTI 5

Dispiace vederlo sbagliare due gol da distanza ridotta, con Brignoli che non aspetta che siglare la resa. Dispiace perché, partendo largo, ma con il compito specifico di mirare ad accentrarsi, si fa notare spesso. Antei viene espulso per un’entrataccia a suo danno. D’altronde certi errori sottoporta contano il doppio. Si rifarà.

 

 

KEAN 5,5

Entra con l’argento vivo addosso. Pure troppo, a dirla tutta, perché finisce per essere arruffone. Solita ammonizione per troppo impeto.

 

VERDE 7

Okay, il cambio è giusto: gli bastano due scatti per “spaccare” la partita. Splendido quello che rifinisce con l’assist per il gran gol di Romulo. Al suo pari, è l’uomo-partita.

 

BÜCHEL ng

 

 

PECCHIA 6,5

Serviva vincere e vittoria è stata. L’espulsione di Antei gli permette di giovarsi della superiorità numerica, ma il muro del Benevento è duro da abbattere. Così lo scavalca, ricorrendo alla mossa acuta dell’ingresso di Verde per l’esausto Cerci. Game, set e match.

 

 

 

 

 

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