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Pagelle Verona: tutto sbagliato, tutto da rifare

Silvestri unico a salvarsi, disastro in difesa, centrocampo senza idee, attacco assente

Matteo Fontana

 SILVESTRI 6

Puntuale nel chiudere lo specchio ad Armenteros, che gli calcia addosso, prima che Ricci sprechi l’inenarrabile. Poi ne prende tre, ma le responsabilità non sono sue

BIANCHETTI 5,5

Ancora impiegato da terzino destro, cerca anche di salire, e per un tempo lo fa con buona continuità. Troppo poco, però, per incidere, e dietro anche lui balla.

DAWIDOWICZ 4,5

Da applausi la sua chiusura su Coda lanciato a rete nel primo tempo, il resto è un pastrocchio. Distratto, impacciato, viene annientato dall’attacco del Benevento. E alla fine causa pure il rigore del 3-0.

MARRONE 4

Assente per squalifica a Cremona e per scelta tecnica con Brescia e Palermo, riprende posto in difesa. Infilato di netto dall’inserimento di Coda che dà il vantaggio al Benevento, il suo è un errore che non resta isolato: mai attento, sempre in ritardo, non ne becca una che sia una

VITALE 5

Anche lui torna titolare dopo un periodo out (per infortunio), ma di tracce ne lascia poche. Fa molta confusione, si nota soltanto per una punizione che esce di poco, con il Verona già sotto di due reti.

FARAONI 5

Appannato, è l’opposto del giocatore straripante visto nella partita con il Brescia. Inventarlo mezz’ala può essere servito, ma un bel gioco dura poco e così la sua corsa appare sprecata.

DANZI 5

Per la prima volta in questo stagione viene proposto come perno di centrocampo, ruolo ricoperto con la Primavera e al debutto tra i professionisti l’anno scorso. Peccato che debba pensare più a marcare Ricci che a costruire. Finisce presto con il serbatoio vuoto.

ZACCAGNI 5

Pochi momenti di lucidità: è il picco negativo della sua stagione. Tra i pochi a convincere in questo campionato del Verona, pure lui va a vuoto in una giornataccia collettiva.

MATOS 5,5

Torna titolare a distanza di oltre due mesi dall’infortunio riportato nella gara con il Crotone. Comincia con alcune iniziative pregevoli, per svanire alla distanza. La condizione resta da trovare.

PAZZINI 5

 Reclama un rigore per uno strattone (che pare esserci) di Antei in piena area: per Nasca è fallo in attacco. Poi alza di poco la traiettoria di testa e sfiora un gran gol. Vede pochi palloni e si sgonfia presto.

LEE 5

Sbaglia molto, combina niente. Si incaponisce in dribbling che gli sono spesso riusciti e che, stavolta, restano intrappolati nella sua mente.

 

DI GAUDIO 5,5

Entra a partita già segnata, ci prova, senza esito.

LARIBI 5,5

Vedi sopra.

HENDERSON ng

 

GROSSO (in panchina CARRETTA) 4

Tutto sbagliato, tutto da rifare. Rispolverando un classico bartaliano, ci si può fermare qui, perché ogni parola in più non sarebbe appropriata per descrivere il tracollo di questo Verona.

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