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Pecchia raccontato da Fusco: “Intelligente e curioso: ecco chi è Fabio”

L'allenatore nelle parole del direttore sportivo dell'Hellas: "Lo conosco da 22 anni. Il suo calcio? I risultati arrivano col gioco"

Redazione Hellas1903

Un rapporto nato quando Fabio Pecchia era uno dei perni di centrocampo del Napoli, mentre Filippo Fusco iniziava la propria carriera dirigenziale nel club azzurro.

Amici, con in comune la laurea in giurisprudenza e il titolo di avvocato, e con una visione del calcio che è fatta, allo stesso modo, di senso pratico e della convinzione che il pallone debba avere come obiettivo la felicità condivisa, la partecipazione della gente, tra passione e un approccio in cui la cultura del lavoro sul campo è primaria.

Fusco, intervenendo ai microfoni di Sky, nel corso della serata benefica che si è svolta ieri sera al Crowne Plaza di Verona per raccogliere fondi per le popolazione del Centro Italia colpite dal terremoto, ha raccontato il proprio rapporto con Pecchia: "Conosco il mister da quasi 22 anni - le sue parole -, quindi conosco il valore della persona prima ancora di quello dell'allenatore. So che è una persona intelligente e curiosa, che vuole crescere".

Dopo: "Si è messo a disposizione di questo progetto Verona con la massima abnegazione, portando la sua esperienza internazionale: aver lavorato per 3 anni con Rafa Benitez lo ha portato ad un'idea di calcio meno speculativo e più spettacolare che porta, a mio avviso, ai risultati. Il gioco deve essere un mezzo per arrivare al risultato. Finora Fabio lo ha fatto, ma è stato bravo a trasmetterlo ai calciatori e loro sono stati bravi a seguirlo, di questo siamo contenti".

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