Un rapporto nato quando Fabio Pecchia era uno dei perni di centrocampo del Napoli, mentre Filippo Fusco iniziava la propria carriera dirigenziale nel club azzurro.
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Pecchia raccontato da Fusco: “Intelligente e curioso: ecco chi è Fabio”
L'allenatore nelle parole del direttore sportivo dell'Hellas: "Lo conosco da 22 anni. Il suo calcio? I risultati arrivano col gioco"
Amici, con in comune la laurea in giurisprudenza e il titolo di avvocato, e con una visione del calcio che è fatta, allo stesso modo, di senso pratico e della convinzione che il pallone debba avere come obiettivo la felicità condivisa, la partecipazione della gente, tra passione e un approccio in cui la cultura del lavoro sul campo è primaria.
Fusco, intervenendo ai microfoni di Sky, nel corso della serata benefica che si è svolta ieri sera al Crowne Plaza di Verona per raccogliere fondi per le popolazione del Centro Italia colpite dal terremoto, ha raccontato il proprio rapporto con Pecchia: "Conosco il mister da quasi 22 anni - le sue parole -, quindi conosco il valore della persona prima ancora di quello dell'allenatore. So che è una persona intelligente e curiosa, che vuole crescere".
Dopo: "Si è messo a disposizione di questo progetto Verona con la massima abnegazione, portando la sua esperienza internazionale: aver lavorato per 3 anni con Rafa Benitez lo ha portato ad un'idea di calcio meno speculativo e più spettacolare che porta, a mio avviso, ai risultati. Il gioco deve essere un mezzo per arrivare al risultato. Finora Fabio lo ha fatto, ma è stato bravo a trasmetterlo ai calciatori e loro sono stati bravi a seguirlo, di questo siamo contenti".
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