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Tutto nelle mani di Setti, domani la decisione su Pecchia

Il presidente del Verona sta riflettendo se procedere o meno a un cambio di panchina

Andrea Spiazzi

"Ore calde, roventi quelle in casa Verona. La batosta col Crotone ha lasciato un segno profondo. Tanto che quello che Maurizio Setti non aveva mai voluto prendere in considerazione è ora argomento di riflessione seria, e lo sarà, forse, per l'intera notte. Il presidente dell'Hellas ha sempre ribadito (ieri l'ultima volta) la grande stima e fiducia in Fabio Pecchia, ma ora potrebbe essere costretto a rivedere le sue posizioni, in virtù di una situazione di classifica che si è fatta pesante.

"La frattura coi tifosi, poi, pare insanabile. Del resto i risultati parlano chiaro. Come disse un lapalissiano Osvaldo Bagnoli: "Se ci sono i risultati non ci sono le polemiche".

"L'altra via è quella della conferma di Pecchia, e non ci sarebbe da stupirsi. Domani arriva Vukovic, poi, forse, qualcun altro dal mercato. Dare un'altra possibilità al tecnico di Formia non è un'ipotesi inverosimile, tutt'altro. Resta da capire quanto lui abbia ancora da dare, quanto il mercato lo possa aiutare e quanto la squadra abbia voglia di seguirlo, e non solo a parole. Oggi sono state inaccettabili anche le prove dei calciatori che dovrebbero essere dei punti di riferimento. Male, malissimo. Ancora, nonostante le figuracce, si vede che qualcuno è convinto di essere un untouchable, un campione. Ma in questo Verona di campioni non ne vediamo manco uno. Tanto più, quindi, servono cuore e lotta, non gambe al semolino e carattere da canarini.

"Domani si conoscerà la sorte di Pecchia. Da mercoledì probabilmente la squadra sarà in "ritiro punitivo" in Toscana, prima della gara con la Fiorentina. Con Pecchia alla guida o con qualcun altro il Verona ha l'obbligo di riscattare la disgraziata partita di oggi.

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