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Viviani e Pisano non bastano, il Palermo vince 3-2 e si salva

 (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Con i gialloblù retrocedono Frosinone e Carpi

Alessandro Lerin

Ci ha provato fino in fondo, il Verona, a salutare la Serie A tornando da Palermo con un risultato positivo. I gialloblù giocano una buona gara, trovano (ancora una volta) un Sorrentino in grande forma, centrano due pali, subiscono un gol in netto fuorigioco. Alla fine, però, escono dal Barbera immeritatamente sconfitti. Meglio, tuttavia, fugare subito ogni dubbio: questa partita non può essere lo specchio della stagione dell'Hellas. Se il Verona retrocede non lo fa, senza dubbio, per sfortuna.

Delneri conferma gli undici che hanno battuto la Juventus una settimana fa, con l'eccezione di Pazzini al posto di Toni in attacco. Per il resto c'è Gollini in porta, Pisano, Bianchetti, Helander ed Emanuelson dietro, Viviani e Marrone a centrocampo con Wszolek a destra, Siligardi a sinistra e Ionita in posizione più avanzata. Ballardini schiera il Palermo con il 3-4-2-1, con Sorrentino tra i pali, Cionek, Gonzalez, Andelkovic in difesa, Rispoli, Hiljemark, Maresca e Morganella in mezzo, Vazquez e Trajkovski alle spalle di Gilardino.

Partita accesa fin dalle prime battute: prima un contropiede pericoloso di Vazquez, poi due palloni insidiosi a centro area per Marrone e Pazzini. Al 7' è Maresca a tentare la conclusione dal limite senza centrare la porta, mentre poco dopo Vazquez si libera di tre gialloblù e calcia col sinistro: palla alta. Episodio dubbio al 14': Helander tocca il pallone con il braccio in area, Irrati lascia correre. Wszolek, subito dopo, mette in mezzo dalla destra, Pazzini non ci arriva, Cionek anticipa Ionita di testa. Siligardi carica il sinistro al 26', Cionek è ancora attento e gli ribatte il tiro. Il Verona gioca libero mentalmente, il Palermo sembra più bloccato, ma è un'invenzione di Vazquez, al 28', a sbloccare la gara. L'argentino trova un varco sul centro sinistra e incrocia col mancino sul secondo palo, non lasciando scampo a Gollini. L'Hellas risponde subito e potrebbe pareggiare con un eurogol di Pazzini dalla distanza: Sorrentino è decisivo e devia la palla sul palo. Al 35' lite tra Wszolek e Morganella, che vengono alle mani. Irrati non ci pensa due volte ed espelle entrambi. Il Carpi, nel frattempo, vince 2-0 a Udine, mentre al Palermo va dritta anche al 40': Ionita si inserisce alla perfezione sul secondo palo e conclude col destro, Sorrentino, con il ginocchio, manda ancora una volta sul palo. Verona sfortunato e immeritatamente sotto.

Cambio a inizio ripresa per il Verona: dentro Romulo, fuori Ionita. Proprio il brasiliano, dopo tre minuti, serve un pallone sulla destra a Viviani che, in diagonale, batte Sorrentino. Il pareggio, in realtà, dura pochissimo: su rimessa laterale di Rispoli dalla destra, Maresca si inserisce a centro area, anticipa Bianchetti e infila di testa. I rosanero chiudono poi la partita al 19'. Rispoli, servito in netto fuorigioco, mette in mezzo dalla destra: Gilardino, di testa, stacca sul secondo palo e segna il 3-1. Delneri fa esordire Furman, che sostituisce Marrone, e inserisce Checchin per Siligardi. In campo succede poco o nulla fino al 39', quando il Verona trova l'ennesima rete su palla inattiva. Viviani mette sul secondo palo, dove arriva il solito Pisano che insacca il gol dell'ex.

Finisce 3-2. Il Palermo si salva, il Carpi (vincente per 2-1 a Udine) retrocede. Si chiude così il campionato dei gialloblù e una delle stagioni più negative dell'Hellas. Tutti colpevoli, sì. Ora la palla passa a via Belgio per conoscere, al più presto, tutte le risposte sul futuro del Verona.

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