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ADDIO PACCIANI, UNA LEGGENDA SE NE VA

Scomparso in un incidente il mitico tifoso gialloblù

Redazione Hellas1903

La gente del Verona lo ricorderà sempre così. 

A torso nudo, qualsiasi fosse la condizione climatica. A galoppare con falcate squisitamente goffe lungo la Curva Sud, roteando sopra la testa la maglia, come una picaresca spada sguainata.

Marco Rossetti all'anagrafe, ma per tutti sempre Pacciani. Un nomignolo che l'ha accompagnato e l'ha tradotto in leggenda gialloblù. Tifoso infinito, lui che ci ha lasciati, facendoci sentire improvvisamente più soli, in queste ore, a causa di un incidente in motorino. 

Chi l'ha visto, per l'ultima volta, ieri, per la partita con la Fiorentina, racconta delle sue evoluzioni al bar Nilla, ritrovo consolidato, tra birre e canti. C'era aria di festa, al di là del risultato sul campo. E Pacciani era il trascinatore, clown più o meno volontario, animatore di risate immense e di un senso di comunanza di cui era un collante.

Sui pullman, in aereo, ovunque al seguito del Verona. Il cuore grande che aveva, un cuore meravigliosamente gialloblù, ha smesso di battere. L'allegria che portava è sparita. 

Lo immaginiamo correre balzando felice come un eterno bambino, lassù, dove già sta tifando per l'Hellas, coinvolgendo i santi in un altro coro, col suo sguardo divertito, urlando estasiato "Tireve via davanti!". Una birra non gliela potranno negare in Paradiso.

Ciao "Paccia". E forza Verona!

M.F.

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