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Pagelle: Silvestri come Frey, Di Carmine decide

Foto Grigolini-Fotoexpress

Henderson, gol e assist. Ragusa e Laribi vanno in altalena. Difficoltà in difesa

Matteo Fontana

SILVESTRI 8

Ribadisce di avere una spiccata abilità nel parare i rigori: respinge il penalty di Vido con uno scatto di prontezza. Fa un doppio miracolo su Dragomir: roba che ha fatto ripensare al leggendario Sébastien Frey che, nel 1999, compì interventi straordinari proprio col Perugia. Re della serata.

CRESCENZI 6

Parte subito forte, spingendo a tavoletta sulla destra. Si perde Melchiorri nell’azione del gol che dà il vantaggio al Perugia, e la distrazione è grave. D’altro canto, sulla destra è una folgore.

CARACCIOLO 5,5

Alcune incertezze evidenti: anche lui è smarrito sulla rete dell’1-0, in particolare. Non è sicuro come  nelle migliori circostanze.

MARRONE 6

Ha il compito di agire da regista arretrato. Lo fa distribuendo palla con ordine. Quando il Verona viene attaccato con maggiore insistenza ha da far le sue. Cerca di incidere in avanti con degli stacchi aerei calibrati.

 BALKOVEC 5,5

 Ci si attende che esprima forza d’urto, invece resta troppo spesso bloccato. Un paio di fiammate iniziali, dopo indietreggia. Stende Vido e regala al Perugia un rigore che non suscita discussioni. Silvestri rimedia.

HENDERSON 7

Gran “piazzato” su punizione, un colpo che risolleva il Verona, finito sotto, restituendogli vigore dopo lo 0-1, in un momento di difficoltà. Scodella l’assist che Di Carmine impatta di testa, siglando il raddoppio. Indispensabile.

COLOMBATTO 6

Pressato dai mediani del Perugia, fatica a impostare. Si vede poco. Lo noti per il cartellino giallo che Marinelli gli sventola davanti: era in diffida e, per questo, sarà squalificato e salterà la trasferta sul campo dell’Ascoli.

ZACCAGNI 6

Accenna ad inserirsi, ma è schiacciato sulla linea di centrocampo e non gli risulta agevole trovare i tempi giusti per andare alla battuta.  Sempre generoso.

RAGUSA 6

Corre facendo valere la tecnica sulla fascia destra. Dopo un avvio fatto di scatti e controscatti, la difesa del Perugia, con l’ex Felicioli, gli prende le misure. Comunque tra i più efficaci.

DI CARMINE 7

Passano pochi minuti e ha un pallone ghiotto sul piede: gli manca la precisione. Si conquista di mestiere la punizione trasformata in gol da Henderson. Poi raddrizza la mira e lancia il Verona al sorpasso con un colpo di testa parabolico: è il gol che vale la vittoria, dopo blindata da Silvestri.

LARIBI 6

 Il suo movimento detta i tempi di gioco tra centrocampo e attacco del Verona. Va in altalena, tra spunti pregevoli e pause. Grosso lo sostituisce quando ha, ormai, meno energie da spendere.

 

DAWIDOWICZ 5,5

Entra e l’Hellas arretra. Si è allenato poco in settimana e si vede.

TUPTA 6

Giusto alcuni spunti.

GUSTAFSON ng

 

GROSSO 6

Serviva vincere per togliere certe paure che stavano alla finestra e il risultato è arrivato. Per la seconda volta in questo campionato l’Hellas si impone in rimonta: era già accaduto con lo Spezia, ed è indice di carattere. L’ingresso di Dawidowicz non è azzeccato, ma Silvestri evita tutti i guai.

 

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