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Setti 2: “Andare in B è uno svantaggio. Il valore del Verona? Quello di una società senza debiti”

Il presidente: "Pecchia per me era la scelta migliore, non ho condiviso la scelta di Fusco"

Redazione Hellas1903

Maurizio Setti, dopo la partita di oggi con la Spal, ha parlato anche ai media locali.

"Ho tenuto Pecchia - dice a Telearena -  perché secondo me era la scelta migliore. Il lavoro di un mister non si valuta solo per la domenica, ma per il lavoro che svolge sempre, anche sotto la pressione dei tifosi. Come mister, Pecchia ha fatto lavorare bene la squadra e ha avuto buone idee. Certi giocatori forse non hanno avuto abbastanza carattere e non ce l'hanno fatta a reggere la pressione".

Per quanto riguarda il paracadute retrocessione il presidente spiega: "Il paracadute funziona come sempre. Andare in serie B è uno svantaggio a livello economico e lo voglio sottolineare. Il paracadute serve a salvaguardare l'aspetto finanziario della società."

Setti vuole tranquillizzare sull'impegno della società per l'anno prossimo: "Noi abbiamo in giro tantissimi giocatori che magari non vengono molto valorizzati nelle trattative di mercato, ma abbiamo un buon settore giovanile e dobbiamo puntare su quello. I tifosi possono stare tranquilli, la mia squadra è l'Hellas e io ce la metto tutta per far sì che questa squadra resti una società forte."

Sul mercato di gennaio: "La scelta di mandare giocatori a giocare da un'altra parte dipende anche dai giocatori: Bessa voleva andarsene e non si poteva trattenere. A Pazzini è stato chiesto di cambiare gioco, di correre di più e soffrire di più, e come i giocatori di alto livello ha un certo orgoglio, quindi la sua cessione è stata una scelta per far star bene lui. I nostri giocatori corrono tutti come i dannati."

Sull'abbandono di Fusco: "Fusco è una persona molto seria e ha scelto di metterci la faccia. Io non condivido: si inizia insieme e si finisce insieme, ma è stata una sua scelta per mettere la squadra davanti alle sue responsabilità. Nemmeno questo purtroppo è bastato."

"Il futuro?" "Si stanno già facendo valutazioni per i nomi della panchina dell'anno prossimo. Non sono stati ancora fatti uscire nomi. Fino a oggi diventava difficile scegliere perché non si sapeva in che categoria si giocherà l'anno prossimo."

"Bisognava esonerare prima il mister?" "Pecchia è uno tosto, a volte faccio fatica a capire le scelte dei tifosi, ad esempio nella prima partita col Napoli. Oggi parlare e dare colpe è molto facile, io credo che le scelte siano state fatte nel modo più onesto e lineare possibile, poi purtroppo i risultati ci hanno condannato."

"C'è la possibilità di avere un nuovo stadio? Ce la farà il Verona a tornare subito in serie A?" "Il Verona l'anno prossimo farà il di tutto per portare a casa il massimo risultato: parlare di promozione ancora prima di iniziare è complicato. Per quello che riguarda lo stadio noi ci siamo resi disponibili e stiamo parlando con l'amministrazione comunale."

Setti chiude rispondendo a una domanda sulla frattura coi tifosi: "Io devo pensare a fare il meglio possibile poi i tifosi faranno le loro scelte nel contestarci o meno. La storia del Verona è fatta di anni in A e anni in B. Io quando sono arrivato ho trovato un tavolo vuoto, oggi c'è una società seria. I tifosi sono liberi di contestare, ma io faccio le cose giuste per la società e per la città."

"Il Verona vale ancora 70 milioni?" "Il Verona vale ancora quello che il mercato dice, quanto vale una società senza debiti."

 

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