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BONERA-VERONA SI PUO’ FARE. ECCO PERCHE’….

Le ragioni per cui l'ingaggio del difensore è una pista sempre più percorribile

Matteo Fontana

Daniele Bonera al Verona non è soltanto un'indiscrezione.

Ben più forte, la possibilità di un trasferimento del difensore, svincolato dopo la fine del contratto con il Milan, all'Hellas.

 

Molteplici i motivi.

 

1) L'opportunità di ingaggiare un altro centrale di esperienza, visto il passato (fatto di molti, troppi gol subiti) della difesa del Verona, è idea che non dispiace alla dirigenza di via Belgio.

2) Bonera ha buoni rapporti con Luca Toni e Giampaolo Pazzini. Con il primo ha giocato a Brescia, con il secondo al Milan. Anche le famiglie sono legate. Aspetti tutt'altro che secondari per arrivare alla conclusione dell'affare.

3) Agente di Bonera è Tullio Tinti, procuratore con cui la dirigenza dell'Hellas ha rapporti eccellenti. Suo assistiti sono, appunto, Toni e Pazzini. E lo stesso Andrea Mandorlini ha una solida amicizia con Tinti, che fu il regista del suo passaggio al Verona nel novembre del 2010.

 

L'ostacolo sta nell'ingaggio di Bonera, che al Milan veniva pagato 1.2 milioni di euro netti a stagione. Uno stipendio elevatissimo per l'Hellas. Inoltre, su di lui, ci sono gli interessi di Atalanta e Torino.

 

 

 

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