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Jolly Borini, un attaccante tuttofare per Juric

Il profilo tecnico e tattico del nuovo giocatore del Verona

Michele Tossani

Primo rinforzo del mercato di gennaio dell’Hellas è Fabio Borini. Proveniente dal Milan, il 28 nativo di Bentivoglio non ha giocato molto in questa stagione, collezionando appena due presenze (per 70 minuti di gioco) con i rossoneri.

Attaccante di ruolo, Borini non è un bomber, non essendo mai andato oltre le 9 reti segnate nella stagione 2011/12 con la maglia della Roma. Utilizzato in passato anche come esterno basso a destra in una difesa a quattro (addirittura da mezzala nel confuso rombo di Giampaolo), l’ex giocatore del Milan ha comunque avuto un buon rendimento nello scorso campionato, durante il quale ha registrato 20 presenze (con una media di 52 minuti a partita), facendo segnare una media di 2 punti a partita alla squadra rossonera con lui in campo.

Non solo: la differenza plus/minus fra gol segnati e gol subiti dal Milan con Borini nel rettangolo di gioco ha segnato un +7, nonostante un -0.6 fra xG e xGA della squadra sempre con l’ex rossonero in campo.

Come Juric potrebbe utilizzare il neoacquisto? Nel quadro sistema utilizzato dall’allenatore croato, l’ex milanista potrebbe trovare spazio come seconda punta a supporto del centravanti oppure come esterno a tutta fascia, valida alternativa sia per Lazovic a sinistra che per Faraoni a destra.

L’attitudine al sacrificio e la capacità organiche di Borini saranno utili in fase di non possesso, sia per pressare in avanti che in situazioni di contropiede avversario, quando cioè ci sarà da rientrare velocemente verso la propria porta. Un giocatore utile alla causa quindi, indipendentemente dallo score realizzativo. Se poi, sotto le sapienti mani di Juric, Borini dovesse esplodere anche come realizzatore, tanto meglio.

 

 

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