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Baroni al Verona, come può cambiare l’Hellas

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Gioco verticale, 4-3-3 e più costruzione dal basso: le idee del prossimo tecnico gialloblù
Michele Tossani

Dal punto di vista della proposta di gioco non dovrebbero esserci cambiamenti significativi fra il Verona di Bocchetti e Zaffaroni e quello di Baroni. Anche il nuovo tecnico gialloblù infatti predilige un calcio verticale e diretto, non legato al possesso palla.

Il Lecce di Baroni nel campionato appena concluso ha infatti registrato un dato medio nel possesso del 40.8%, praticamente lo stesso del Verona (40.5%)

Il tempo medio per azione offensiva è stato di 6.51sec. per i giallorossi e di 6.16 per gli scaligeri, a fronte di un dato di passaggi per sequenza d'attacco di 2.43 per il Lecce e di 2.30 per il Verona.

Baroni potrebbe aggiungere una sorta di costruzione dal basso, ma sempre rivolta a portare la palla il più velocemente possibile nell'altra metà campo.

Difensivamente parliamo di un tecnico molto aggressivo. Il suo Lecce attaccava difendendosi e, anche in questo caso, il nuovo Verona dovrebbe proseguire sulla strada già intrapresa con la precedente gestione tecnica. Non è da escludere che queste fasi di difesa intensa vengano però modulate in base all'avversario e al momento della partita. In pratica il Verona 2023-24 potrebbe inserire più situazioni di attesa e di difesa in blocco medio.

A cambiare invece potrebbe essere il sistema base. Non è da escludere che Baroni provi, almeno inizialmente, la difesa a quattro, per veicolare meglio il gioco sulle catene esterne, zone dalle quali il tecnico fiorentino predilige sviluppare la manovra offensiva.

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