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LA FREDDA REALTA’ DEL MERCATO

La scelta di Setti e un Sogliano ministro senza portafoglio

Matteo Fontana

La beffa sta nella coda. Nel no dell’Argentinos Juniors al passaggio (già definito nei dettagli) di Gaspar Iñiguez al Verona. Una di quelle operazioni futuribili che avrebbero potuto fare molto comodo all’Hellas: investimento ridotto, plusvalenza realizzabile. La parola fine su questa vicenda, ve lo spieghiamo a parte, non è ancora stata scritta. Intanto c’è un bilancio da tracciare.

Qualcosa è andato storto. Non è neppure la prima volta che accade in questa sessione di mercato. Con Carlos Neto c’era l’accordo, poi lo Zenit San Pietroburgo ha stoppato la trattativa. Il Verona ha parlato con il Livorno per Andrej Galabinov, e si è visto rispondere picche. Soldi, soldi, soldi: questi servono, se vuoi accendere il fuoco.

L’analisi che viene fuori, a conti fatti, è che l’Hellas non ha speso pressoché nulla. E che Sean Sogliano ha dovuto agire come un ministro senza portafoglio. Ve lo anticipammo il 4 gennaio, in apertura di sessione: “Mercato, serve vendere per comprare”, fu il titolo della notizia pubblicata sul nostro portale, allora.

Ad ogni entrata un’uscita. Altrimenti, cassa chiusa. Questa l’indicazione della proprietà, il diktat che Sogliano ha inevitabilmente accettato. Ha fatto di necessità virtù, il Verona, e di conseguenza il suo direttore sportivo. Leandro Greco, Fernandinho, Eros Pisano: tre prestiti, affari a zero euro. Lo Spezia, di nuovo amico, ha dato una mano all’Hellas prendendosi i cartellini di Nenè e Antonio Luna, insieme a quello di ritorno di Matteo Bianchetti. Michael Rabusic è andato a Crotone. Prima, la cessione di Alejandro Gonzalez al Cagliari.

Lo scenario che emerge è quello di un Verona che ha deciso di non investire oltre. Più precisamente, di non farlo ora, e questo è un dato oggettivo. Il presidente Setti ritiene che la rosa sia all’altezza dell’obiettivo (visto che un giocatore come Javier Saviola langue il più delle volte in panchina, non è nemmeno semplice sostenere l’esatto contrario). L’abbiamo scritto anche noi, non più tardi di otto giorni fa. Chiaro che il mercato è una fabbrica di sogni, e ai tifosi del Verona, stavolta, è rimasta soltanto la realtà. E ogni giudizio va sospeso fino a salvezza raggiunta. Fate presto, se potete.

MATTEO FONTANA

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