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LA “PANCHINA” DALLE UOVA D’ORO

UN NUOVO VERONA E’ POSSIBILE

Andrea Spiazzi

Che Saviola potesse essere un giocatore determinante nel Verona lo immaginavamo tutti.

Mattia Valoti, poi, oggi decisivo per il successo con venticinque minuti da 9 in pagella, è un altro ragazzo che ottime indicazioni le aveva date già in precampionato. Entrambi esclusi per quasi un intero girone, entrambi in attesa di un posto in squadra che sembrava ormai perduto.

Dall’inizio diciamo che questo gruppo, costruito da Sogliano, ha le qualità per salvarsi senza troppi patemi. Indipendentemente da qualcuno che può aver deluso, il Verona ha una rosa ampia e di qualità, e lo dimostra il fatto che oggi ha vinto con molti calciatori indisponibili.

I calciatori bravi, però, o potenzialmente tali, bisogna impiegarli (che geniale pensata, eh?). Oggi, dopo molto tempo, Mandorlini, per forza o per amore finalmente lo ha fatto. Grazie alle sue scelte tecniche e agli infortuni e squalifiche (così è…), oggi abbiamo visto un Verona nuovo.

Chissà se ora la panchina dalle uova d’oro, di cui dispone Mandorlini, avrà nuovi ospiti. Quelli che, titolari sempre, finora grandi cose non le hanno fatte vedere, che probabilmente hanno pure le pile a terra, e che dovranno, forse, ora arrendersi al “nuovo” che avanza.

ANDREA SPIAZZI

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