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Aglietti, che tecnico è il nuovo allenatore dell’Hellas

Foto Grigolini-Fotoexpress

Vari i sistemi di gioco utilizzati con preferenza a tre riferimenti offensivi

Michele Tossani

Alla fine, il tanto agognato (da parte di stampa e tifoseria) cambio di allenatore è avvenuto. Il Verona esonera Fabio Grosso e, al suo posto, chiama Alfredo Aglietti. Ex attaccante proprio dell’Hellas, Aglietti non lavora dal 2018, quando venne esonerato dalla Virtus Entella.

L'allenatore toscano ha battuto in volata Zdenek Zeman, forse ritenuto non la scelta migliore a poche giornate dal termine del campionato, dato il tempo che solitamente è necessario alle sue squadre per assimilarne i concetti di gioco.

Che tipo di allenatore si presenta al Bentegodi? Il 48enne di San Giovanni Valdarno è allenatore pragmatico e non integralista, vale a dire non legato ad un solo sistema di gioco.

In carriera ha utilizzato il 4-2-3-1 (Empoli), il 4-3-3 (Novara) ma anche il 4-3-1-2 (Entella). In linea di massima, come si evince, la preferenza è rivolta allo schieramento di almeno tre riferimenti offensivi, con un numero 10 alle spalle di due punte o con due esterni larghi e un attaccante centrale. Idealmente, Aglietti predilige una squadra che non butti via la palla e che sappia costruire a partire dalla difesa. Ai centrocampisti chiede molti inserimenti, soprattutto al trequartista, quando ha deciso di utilizzarlo.

In fase difensiva Aglietti, se possibile, opta per una squadra aggressiva, in grado di pressare alto per disturbare fin da subito la fase offensiva avversaria.

Queste, in generale, le caratteristiche dell’Aglietti allenatore per quella che è stata finora la sua carriera in panchina. La rosa che troverà a disposizione è di qualità e sembra adatta per il tipo di calcio che ha contraddistinto Aglietti nelle sue precedenti esperienze.

È chiaro che, con due partite dal termine della stagione regolare, il nuovo tecnico non potrà stravolgere il lavoro fatto dal suo predecessore. Tuttavia, ad Aglietti sarà chiesto non soltanto di intervenire a livello piscologico su un gruppo che, partito per vincere il campionato, si trova ora a lottare per un posto nei playoff ma anche di aggiustare (pur nel poco tempo a disposizione) quanto tatticamente non è andato con Grosso. Per iniziare, l’ex allenatore dell’Entella dovrà cercare di velocizzare una manovra che fin qui è stata alquanto farraginosa, col risultato che il Verona ha spesso faticato a creare occasioni da gol contro squadre che difendevano basse.

Un giro palla più veloce, insieme ad una manovra che vada più in profondità, più per linee verticali, è quanto chiede la piazza e, soprattutto, è quanto sembra essere più adatto ad una rosa che ha esterni e centrocampisti in grado di inserirsi in avanti.

Foto:Hellas Verona, il primo allenamento di Aglietti coi gialloblù (2 maggio '19)

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