Chi nel 2020 lo ha visto arrivare a Verona, tredicenne, non ha avuto dubbi, vedendolo giocare, nel considerarlo un astro nascente. Alphadjo Cissè, nato nel quartiere San Liberale di Treviso il 22 ottobre 2006, con origini della Guinea, è arrivato all’Hellas in età da seconda media, pescato da Massimo Margiotta e dai suoi collaboratori dal Giorgione.
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Alphadjo Cissè, il Lamine del Verona: dalla periferia di Treviso ora la A può essere sua
Alphadio è crescito calcisticamente nella Polisportiva Indomita 21 di Monigo, che usa anche i campi di allenamento a San Liberale, dove il ragazzo ha mosso con disinvoltura i suoi primi calci fino a diventare un emblema delle giovanili della polisportiva.
Perfino Mario Conte, sindaco di Treviso, si congratulò con lui e con la sua famiglia, oltre che con l’Indomita, per la “scalata” di Cissè fino al Verona. Lo scorso anno, già nel ritiro estivo, lui e Diao, poi finito all’Atalanta, impressionarono per la qualità e la determinazione in rapporto all’età, in un pre-campionato sonnacchioso dell’Hellas di Baroni.
Da quando fu catapultato nella in Primavera gialloblù, ne divenne un simbolo, un riferimento, oltre che il miglior giocatore nella scorsa stagione con 16 gol. 17 sono i suoi anni, come quelli di Lamine Yamale (che però è un 2007), il fenomeno totale re degli Europei e astro già da un pezzo del Barcellona. In fondo, se si paragona il club catalano a quello del’Hellas ci sta che “Alpha” sia il Lamine gialloblù. Ma lui è semplicemente “Alpha”, come lo chiamavano all’Indomita. “Da subito era apparso come un bravo ragazzo e calciatore molto serio – dice Gianfranco Chinellato suo storico allenatore - sempre concentrato nel calcio e forte fisicamente e tecnicamente, le sue qualità emergevano subito, sempre animato da una grande passione. Il suo impegno, negli allenamenti e nelle partite, era di sprone e di esempio per gli altri”.
Con il numero 80 sulle spalle fin da bambino, Cissè è un centrocampista in grado di ricoprire tutte le posizioni fino alla trequarti e seconda punta. Con la Primavera ha giocato da mezzala. Ha un gran fisico, abbinato ad una tecnica sopraffina e una velocità d'esecuzione in grado di lasciare sul posto o fuori tempo gli avversari. È un giocatore completo in grado di garantire anche copertura in fase di non possesso.
Sorretto dalla famiglia, Cissè ha bruciato le tappe anche nell’Hellas, firmato un contratto Pro, e dopo l’assaggio di serie A concessogli da Baroni (9 minuti in Verona-Inter del maggio scorso), ha subito lasciato il segno a Folgaria, piazzando tre gol, due col Rovereto (uno di alta scuola) e l’altro con la Virtus.
Questa volta, però, Alpha, con un anno in più, è pronto a essere un protagonista anche in prima squadra. Tanto dipenderà dal coraggio di farlo giocare, che in Italia manca, nonostante l’anagrafe. Diventerà maggiorenne a ottobre. Col pallone maggiorenne lo è già da bambino. Se invece sarà ceduto come Diao, gli auguriamo, di tutto cuore, che la sua stella brilli comunque molto presto in serie A.
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