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ANCORA GOMEZ ALL’ULTIMO! 2-2 CON LA JUVE E TONI GOL!!

Esaltante finale, Juve acciuffata, re Luca sale a 22 e stacca Tevez che sbaglia un rigore

Redazione Hellas1903

Un Bentegodi abbracciato dal caldo torrido, ospita i campioni d’Italia.

Mandorlini, premiato prima del calcio d’inizio per le 200 panchine scaligere, preferisce Greco ad Obbadi nella mediana: è l’unica novità tattica.

Allegri, invece, schiera El Tucu Pereyra dietro le due punte, preservando Vidal in vista del ballo finale di Champions League. Seguendo le note, poco pacifiche, della sfida a distanza tra Toni e Tevez, l’incontro comincia con una buona intensità.

Il primo squillo è dell’Hellas: 4’ minuto, Juanito crea un varco, di forza, sulla sinistra, la palla sfila sui piedi di Toni, che non trova lo specchio con un tocco sotto. Toni chiama, Tevez risponde. 8 giri d’orologio, l’Apache spara, a salve, dai venticinque metri: Rafael si distende sul pallone. Ancora Hellas al 14’, ma la torsione di Juanito, sul corner di Hallfredsson, è imprecisa. Sembra ottima, nella prima frazione, la fisarmonica difensiva dell’undici di Mandorlini: una transizione perfetta, costantemente in equilibrio tra il pressing alto ed il fulmineo rientro negli ultimi trenta metri. Per la Juve tanto palleggio ma poche idee.

Il primo, vero, pericolo bianconero arriva al 23’: Pereyra, largo a sinistra, crossa per la sponda aerea di Tevez, Marchisio schiaccia troppo la volée. Prima mezzora di pregevole fattura per Juanito; al minuto 28, proprio l’esterno brasiliano taglia nel cuore dell’area, l’appoggio per l’accorrente Agostini sfiora il braccio di Bonucci: mette tutti d’accordo il terzino ex Cagliari, sparacchiando tra le nuvole.

Ancora Hellas, ancora capitano: è il 33’ quando Hallfredsson si traveste da velocista, girando in mezzo un pallone che sembra perso sul fondo, Toni anticipa, in estirada, i pugni protesi di Buffon, ma non trova lo specchio. Sull’immediata ripartenza i bianconeri mettono paura: Padoin appoggia per la girata volante di Llorente, il collo pieno dello spagnolo si stampa sulla traversa.

Pereyra è una trottola, svaria continuamente su tutta la trequarti: al 40’ sguscia sul fondo, imbucando rasoterra una sfera che sfila pericolosissima davanti allo specchio.

Trascorrono due minuti e l’argentino inventa un tratto da pittore: il destro a giro, da fuori area, s’insacca esattamente all’incrocio dei pali. 0-1, rete magnifica.

Sturaro rileva Marchisio, questa la scelta di Allegri durante l’intervallo.

Al 3’ minuto della ripresa Toni, finalmente, scrive 22: Hallfredsson fa il break a centrocampo e, dopo una sgroppata coast to coast, mette sul mancino del capitano gialloblù un cioccolatino da scartare, Toni calcia sul primo palo, facendo esplodere l’intero Bentegodi.

Il pareggio esalta il Verona, Toni prova a ripetersi, all’8’, ma il sinsitro al volo è impreciso. La Juventus, però, si dimostra una macchina perfetta: 11’ minuto, Pirlo tratteggia per lo scatto di Padoin, l’esterno bianconero gira la sfera verso il dischetto, pescando l’inesorabile piatto di Llorente. 1-2. Mandorlini reagisce provando la carta Obbadi, il marocchino prende il posto del generoso Greco. Esce anche uno Jankovic in riserva, per lasciare l’ultimo quarto d’ora a Valoti. Proteste gialloblù al 32’, quando Ogbonna aggancia in area Juanito, la dinamica non è chiarissima, Di Bello fischia fallo all'argentino.

A 6 dalla fine, ancora uno stremato Juanito Gomez calcia sopra la traversa da buona posizione. Saviola sostituisce Tachtsidis in vista degli assalti finali, ma sono gli ospiti ad affondare il colpo.

Scocca il 42’ quando Pepe crossa per Llorente, Rafa Marquez abbraccia il gigante di Pamplona, Di Bello indica il dischetto. A presentarsi dagli undici metri è Carlos Tevez, alla ricerca d’un ormai insperato aggancio nella classifica marcatori. Rafael è semplicemente strepitoso nel distendersi sulla sinistra, spedendo il destro piazzato sul fondo e facendo tirare un sospiro di sollievo a capitan Toni.

La partita sembra finita, ma l’Hellas pareggia all’ultimo respiro. Nel secondo dei tre minuti di recupero, il subentrato Pepe si fa espellere per un brutto intervento sulla ripartenza di Valoti. Il Verona batte la punizione della disperazione, Juanito vola in cielo, superando quattro teste bianconere ed insaccando il definivo 2-2.

La corsa di Mandorlini e di tutto l’Hellas sotto la Sud è la migliore delle immagini per questo scoppiettante finale di stagione.

DOMENICO PINARDI

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