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ANTISTADIO, LA BUROCRAZIA FERMA I LAVORI PER LA RIAPERTURA

La delibera che doveva portare al completamento dei lavori in attesa di un emendamento in Comune

Matteo Fontana

E' il leggendario campo di allenamento del Verona più grande. Ritrovo per generazioni di tifosi gialloblù, l'antistadio, ora intitolato alla gloria del calcio gialloblù Guido Tavellin, per trent'anni, dal 1979 al 2009, ha ospitato l'Hellas giorno dopo giorno, per la preparazione della Prima Squadra.

 

Ora la struttura non consente, per motivi di sicurezza, l'accesso al pubblico. Unica "deroga", ad aprile 2014, quando il Verona ha svolto, prima del derby di ritorno con il Chievo, una seduta proprio all'antistadio, con 3000 spettatori presenti (una scelta che portò bene: l'Hellas vinse per 1-0 la partita, ultimo successo nella stracittadina, unico conquistato dopo il ritorno in A del 2013).

 

La società di via Belgio vorrebbe, talvolta, riportare la squadra in quella che è stata la sua storica "casa". Ma il rifacimento, coi necessari adeguamenti, si fa attendere. Questioni burocratiche e di regolamenti amministrativi. Come riferisce il Corriere di Verona di oggi, tutto era stato definito per il lifting dell'impianto: da installare una nuova recinzione, alta otto metri, attorno al campo, da sistemare le strade d'accesso, da effettuare lavori di miglioramento per la tribuna. Da rifare il manto erboso, che in queste settimane è stato colpito da un fungo.

 

Spesa prevista, 180mila euro, a carico dell'Hellas, con il costo scorporato dall'affitto dovuto dal club al Comune per l'utilizzo dello stesso antistadio.

 

Quadratura trovata? Nient'affatto. La delibera, approvata già nel dicembre del 2013, a Palazzo Barbieri, si è scontrata con un intoppo. Inserita nel Piano Triennale delle Opere, che ora sarà soggetto a modifica, dovrà essere introdotto in merito un emendamento relativa alla medesima "sottrazione" dell'affitto da versare per il Verona.

 

L'okay scivola in avanti. L'emendamento verrà discusso e approvato in commissione consiliare e poi in consiglio comunale. Non prima di fine settembre, di sicuro.

 

E l'antistadio, monumento gialloblù, è off-limits (eccezion fatta per gli allenamenti della formazione Primavera, comunque senza pubblico). Ai tifosi, che aspettano di rivedere la propria squadra sul terreno su cui sono passati i più popolari e amati campioni del Verona, tocca pazientare ancora.

 

 

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