Antonio Caracciolo sta per diventare un nuovo giocatore del Verona e andrà a rinforzare la retroguardia della squadra di Pecchia.
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Antonio Caracciolo, un nuovo difensore per il Verona
L'ex centrale del Brescia si trasferisce in gialloblù
Classe '90, nasce a Tempio Pausania, in Sardegna, ma a tre anni si trasferisce in provincia di Milano. Comincia a giocare con le giovanili dell'Inter, con cui continua fino al 2007, quando viene ceduto al Pavia. Nella stessa stagione esordisce tra i professionisti in C2, giocando anche nei playout vinti contro la Caravaggese.
Rimane in Lombardia fino al gennaio 2010, collezionando 15 presenze e 1 gol in tre stagioni. Segue un'esperienza nel Bari di Ventura, con cui non scende mai in campo in Serie A, poi il cartellino viene comprato dal Genoa che lo gira subito al Gubbio.
Con gli umbri, in Lega Pro, colleziona 31 presenze in totale in stagione, diventando uno dei pilastri della squadra che vince il campionato e viene promossa in Serie B. Vista l'ottima annata, il prestito viene rinnovato ma l'anno successivo, nonostante le 33 gare giocate, il Gubbio termina il campionato al penultimo posto e retrocede.
Il Brescia fiuta l'affare e, nel 2012, lo acquista in comproprietà. Buona la prima stagione (19 presenze in Serie B), la comproprietà si risolve alle buste e diventa interamente un giocatore delle rondinelle. A questo punto viene girato in prestito alla Cremonese, in Lega Pro, dove conclude il campionato con 28 presenze e 3 gol, record personale di marcature.
Torna a Brescia, dove non rientra nei piani dell'allenatore. Parte ai margini della rosa, ma con sacrificio riesce a ritagliarsi uno spazio che con il tempo lo vede sempre più leader difensivo della squadra. Termina la stagione con 34 presenze e il posto da titolare, confermato per la Serie B 2015/16, in cui si mette in evidenza come uno dei migliori difensori del campionato, in virtù di 42 gare giocate e 2 reti.
Caracciolo è un difensore centrale che, all'occorrenza, può giocare anche terzino destro. È dotato di un buon piede, giocava attaccante da giovane, e a volte cerca di fare salire la squadra palla al piede partendo dalla difesa. Il suo modello è Thiago Silva, considerato il più completo dietro gli inarrivabili Nesta e Maldini.
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