gazzanet

B ai nastri di partenza, le opzioni tattiche per il Verona di Grosso

L'attacco il reparto più rinforzato, le soluzioni possibili

Michele Tossani

La Serie B riparte venerdì, salvo colpi di scena relativi allo sciopero dei calciatori, che però ad oggi non sembra così certo, nonostante le parole di Damiano Tommasi.

A che punto è il Verona di Grosso? Il mercato ha portato in dote al tecnico ex Bari un nutrito numero di giocatori di qualità e gli scaligeri sono fra le favorite per la vittoria finale.

Questo non vuol dire che sarà una passeggiata o che la promozione sarà automatica ma che un Verona non competitivo per la promozione diretta sarebbe sorprendente.

Il reparto che sembra essere uscito maggiormente rinforzato da questa sessione estiva di mercato è quello d’attacco. Grosso ha ora a disposizione diversi giocatori per i tre posti del tridente. Ragusa, Matos e Lee sono giocatori che possono fare la differenza nella serie cadetta mentre Cissé ha dimostrato nel precampionato, fino all’infortunio del 18 luglio, di poter dare un buon contributo.

Soprattutto, Grosso ha a disposizione due giocatori come Di Carmine e Pazzini. Se riuscirà a ritrovare la forma fisica, Pazzini è sempre un uomo d’area pericoloso a questi livelli, uno sul quale potersi appoggiare anche per far salire la squadra in fase di uscita dal pressing offensivo avversario.

Per quanto riguarda Di Carmine, l’ex prodotto delle giovanili della Fiorentina è reduce dalla sua miglior stagione in carriera avendo segnato 22 col Perugia. Nato come attaccante esterno, Di Carmine gioca ora come centravanti. Proprio al Perugia ha inoltre dimostrato di poter convivere con un altro attaccante forte fisicamente come Cerri. Grosso potrà quindi schierare il ventinovenne fiorentino sia come numero 9 sia come secondo centravanti, al fianco dello stesso ‘Pazzo’, nel caso di scelta di un attacco a due punte.

Proprio l’utilizzo di un sistema con due attaccanti è un’alternativa al 4-3-3 a disposizione del nuovo allenatore del Verona. Due attaccanti da schierarsi all’interno di un 4-2-4 votato all’offensiva o di un 3-5-2 che garantisca un uomo in più a centrocampo.

Nel secondo caso sarebbe interessante vedere una mediana composta da Laribi, Dawidowicz e Henderson, il giovane interno scozzese strappato ad una nutrita concorrenza. Un centrocampo di questo tipo garantirebbe al Verona la contemporanea presenza in campo di un giocatore offensivo, un play basso davanti alla difesa e un centrocampista cosiddetto box-to-box.

È chiaro come sulla difesa a tre bisognerebbe lavorare ma in Empereur il Verona ha ora un centrale da poter utilizzare al fianco di Caracciolo e Marrone, con Crescenzi e Balkovec (o Almici e Crescenzi) esterni a tutta fascia col compito di contribuire a produrre traversoni per la coppia formata da Di Carmine e Pazzini.

Potresti esserti perso