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Badu e l’omicidio della sorella: “È molto difficile per me e per la mia famiglia”

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Il centrocampista dell'Hellas: "Il suo assassino è ancora in fuga. Dal Verona grande vicinanza"

Redazione Hellas1903

Intervistato dalla BBC, Emmanuel Badu torna a parlare della tragica vicenda dell'assassinio della sorella Hagar, uccisa in Ghana con dei colpi d'arma da fuoco da un uomo nella città di Berekum.

Così il centrocampista, che in questa stagione ha collezionato 4 presenze: "E' molto difficile per me e per la mia famiglia. L'assassino è ancora in fuga perché il virus rallenta tutto. Io vivo da solo qui a Verona. Il mio allenatore mi chiama tutti i giorni, così come il team manager ed il presidente. Sono tutti meravigliosi. Sono stato in una stanza per 34 giorni e non ho potuto vedere cosa è successo a mia sorella".

Aggiunge: "Ero tornato ad allenarmi da 3-4 settimane ma poi è successo questo. I primi 18 giorni eravamo in isolamento perché avevamo giocato contro la Sampdoria, poi ho iniziato a uscire solo per andare a comprare il cibo. L'importante ora è salvarsi da questo virus, poi vedremo quando potremo tornare a giocare".

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