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Battistini e Frey, scatto social insieme: che nostalgia per quel Verona

Una foto su Instagram per gli ex portieri, un'amicizia che resta dal grande Hellas 1999-2000

Redazione Hellas1903

Sono stati concorrenti leali per il posto da titolare in porta nel Verona 1999-2000. Da lì è nata un'amicizia che rimane, raccontata via social, con uno scatto pubblicato su Instagram.

Graziano Battistini e Sebastien Frey rimandano al grande Hellas di quella stagione, capace di salvarsi in A, cogliendo il nono posto,  con una qualificazione all'Intertoto cui seguì la rinuncia della società alla sfida europea (presidente era Giambattista Pastorello), mentre Cesare Prandelli, splendido allenatore, aveva già deciso di passare al Venezia.

Frey, dopo poche giornate di campionato, conquistò il posto da titolare. Battistini fu espulso, infatti, nel corso della partita persa per 3-0 in trasferta con il Parma. Tornò a giocare per pochi minuti nel finale dell'ultima gara del torneo, con la Roma, ma non fece mai polemica.

D'altro canto Frey fu formidabile. Compì delle parate leggendarie, tirò fuori dai guai il Verona nel momento in cui la stagione si era fatta più complicata. Gli ci vollero pochi minuti per conquistare il pubblico gialloblù, che lo elesse a proprio idolo.

I tifosi dell'Hellas, peraltro, ricordano sempre con affetto Battistini, portiere dal 1997 al 2000, appunto. Un uomo-spogliatoio che ora svolge l'attività di agente. Tra gli altri, cura gli interessi di Andrea Danzi, talento fresco di rinnovo col Verona fino al 2022.

Frey, in quell'annata, era in prestito dall'Inter, cui poi tornò. La sua carriera si è snodata perlopiù in Italia, tra Parma, Fiorentina e Genoa.

Il legame nato nel passato non è mai sparito, la nostalgia per l'Hellas che riuscì a siglare un percorso fatto di quindici risultati utili consecutivi, con le vittorie con giganti della A come la Juventus e la Lazio, con imprese quali il 4-3 in rimonta, al Bentegodi, col Parma, e un indimenticabile 3-3 ottenuto all'ultimo secondo a San Siro con il Milan, è forte. Il saluto di "Seba" e "Battista" la rende ancora più struggente.

M.F.

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