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BATTISTINI: “VERONA, NON È ANCORA FINITA, MA SABATO SARÀ UNA FINALE DI CHAMPIONS”

L'ex portiere gialloblù: "Delneri ha fatto un grande lavoro, se fosse arrivato prima..."

Alessandro Lerin

Graziano Battistini, estremo difensore gialloblù dal 1997 al 2000, analizza la partita contro l'Udinese e la stagione del Verona fino a questo momento. Queste le sue dichiarazioni, rilasciate a hellas1903.it.

La sconfitta per 2-0 del Friuli ha chiuso definitivamente i giochi-salvezza per il Verona?

Non penso sia tutto chiuso definitivamente, perché ci sono ancora delle squadre rimaste lì nella zona calda. È chiaro che c'è una partita in meno, punti in meno a disposizione e ieri era praticamente uno scontro diretto: i numeri sono impietosi. Nulla è perduto, ma è chiaro che tutto diventa ancora più difficile.

Come spiega la stagione negativa dei gialloblù: solo colpa degli infortuni di inizio campionato o il Verona paga anche la mancanza di qualità?

Diciamo che è una stagione nata storta sotto alcuni punti di vista, sia per quanto riguarda gli infortuni sia per il fatto che certi giocatori non abbiano potuto rendere al meglio per quasi tutto il girone di andata. Non credo alla mancanza di qualità, la rosa secondo me può competere dignitosamente per salvarsi in un campionato di Serie A. Non a caso la prima parte di stagione è stata disastrosa, mentre nel ritorno il Verona si è riposizionato ai livelli degli ultimi due-tre anni. Anche se...

Anche se?

Mandorlini ha fatto grandissime cose a Verona ma, con il senno di poi, ciò che ha portato Delneri ha giovato nella testa e nel fisico di una squadra che era alla deriva. Ha ricompattato un gruppo e a lui va dato il merito del lavoro fatto. Se fosse arrivato un po' prima, chissà...Ripeto, col senno di poi è sempre facile parlare. Mandorlini ha dato tantissimo, quest'anno è stato anche un po' sfortunato.

Quest'anno Gollini si è conquistato il posto da titolare. Qual è il suo giudizio sul giovane portiere?

All'inizio forse ha pagato un po' l'età e il fatto di essere stato fermo tanto, però sta migliorando davvero molto. Quando un ragazzo migliora tanto vuol dire che è uno che lavora bene e che ha personalità. Ha qualità, è un portiere interessante, che sta lavorando e facendo vedere cose interessanti.

Sabato, al Bentegodi, il Verona affronterà la Sampdoria. Che partita sarà?

Chiaramente per l'Hellas diventa ancora più importante fare il bottino pieno, perché altrimenti diventerebbe tutto davvero molto complicato. Penso che domenica sia una delle ultime chiamate per i gialloblù. La Sampdoria arriva da una vittoria che ha rivitalizzato l'ambiente, il Verona si troverà di fronte una squadra di qualità che finora ha reso al di sotto delle proprie possibilità. Detto questo, l'Hellas dovrà essere bravo a cancellare al più presto la sconfitta di Udine e ributtarsi con la testa in un'altra sfida decisiva. Quella di sabato è come se fosse una finale di Champions League. È una gara da vincere: i gialloblù possono farcela se, mentalmente, affronteranno la gara nel modo giusto.

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