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BIGON-BARRESI, SETTI PENSA AL POST-GARDINI

Movimenti dirigenziali in via Belgio. Più poteri al ds e non solo

Matteo Fontana

Giovanni Gardini è ormai un dirigente dell'Inter.

Entro i primi giorni di marzo l'ufficialità del passaggio dell'ormai ex dg dell'Hellas al club nerazzurro.

Per Maurizio Setti, patron del Verona, è tempo di ragionamenti. A Gardini l'imprenditore carpigiano aveva dato ampi poteri di consigliere nell'ultimo anno e mezzo. Non è un mistero che dietro la rottura con Sean Sogliano ci siano stati (anche) dei contrasti dettati dai diversi punti di vista "gestionali" tra il direttore generale e l'allora ds dell'Hellas.

Setti ha preso commiato da Sogliano e ora deve salutare Gardini, chiamato da una società di vertice per un programma a medio-lungo termine. Il Verona, intanto, continua a lottare per restare in A. Percentuali di permanenza in categoria? Ridottissime, e non servono i fisici del Cern di Ginevra per capirlo.

Dunque, è ora di cambiare di nuovo per Setti. Si va verso un ampliamento dei poteri per Riccardo Bigon, direttore sportivo coordinato dallo staff di scouting (Zunino, Micheli, Mantovani) che proprio il presidente ha definito come "il migliore d'Italia". Poi, al posto di Gardini, si fa strada l'ipotesi della promozione per Francesco Barresi, da sempre vicino a Bigon. Originario di Reggio Calabria, proprio dalla Reggina, al fianco dello stesso Bigon, Barresi (foto iamnaples.it) cominciò la propria crescita professionale.

Al Napoli è stato responsabile del settore giovanile, al Verona ha fatto da assistente alla direzione generale. Ha buoni rapporti di amicizia con Federico Setti, figlio di Maurizio, e un legame di stima e concordanza d'idee con Gardini. Del quale, al momento, è il più probabile successore.

Nella sede dell'Hellas i ribaltamenti non finiscono mai.

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