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Bocchetti, lo “zar italiano” torna in Serie A. La sfida col Verona

Il difensore dal 2010 in Russia (eccetto per mezza stagione al Milan): lì ha vinto coppe e campionato

Raffaele Campo

Manca solo l'ufficialità, ma Salvatore Bocchetti è di fatto un nuovo giocatore dell'Hellas Verona.

Il difensore centrale classe 1986 torna in Italia dopo quattro anni. Cresciuto nell'Ascoli, dopo le prime esperienze in Serie B con le maglie di Lanciano e Frosinone, il suo periodo migliore in Italia coincide con il biennio al Genoa dal 2008 al 2009. L'allenatore del "grifone" è Gian Piero Gasperini (mentre in rosa c'è Ivan Juric), e Bocchetti diviene sin da subito un punto fermo della retroguardia rossoblu, in grado di centrare l'Europa a maggio 2009.

Le sue prestazioni non passano inosservate al CT dell'Italia Marcello Lippi che in più di un'occasione lo convoca in Nazionale.

E non a caso alla fine di agosto 2010 il giocatore viene ingaggiato dal Rubin Kazan, in quegli anni uno dei più importanti club russi, per l'importante cifra di 9,5 milioni di euro. Rimane nella squadra rossoverde per poco più di due anni - alzando anche al cielo una Coppa e una Supercoppa di Russia -, in quanto a gennaio 2013 si trasferisce allo Spartak Mosca. Ma l'esperienza nella squadra moscovita è poco fortunata, poiché è costretto a un lungo stop a causa della rottura del legamento crociato.

A gennaio 2015 torna in Italia: nel mercato di gennaio, si trasferisce in quel Milan allenato da Filippo Inzaghi. In rossonero, dove gioca assieme a Giampaolo Pazzini che ritroverà a Verona, colleziona 9 presenze, che non gli valgono la riconferma, in quanto non viene riscattato dal club di Silvio Berlusconi.

Torna così allo Spartak, con cui dall'estate successiva ad oggi totalizza 75 presenze e 5 gol. Pur se da riserva, nella stagione 2016/2017 vince il campionato russo.

Ora, a quattro anni dall'esperienza a Milano, è pronto a tornare in Serie A. Per una nuova e intrigante sfida con la maglia gialloblu.

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