Entusiasta, allegro, scherzoso, determinatissimo. Valeri Bojinov si è presentato così al Bentegodi. Primo incontro ufficiale con la stampa, prime parole da gialloblù: "Verona è grande. Ventimila spettatori allo stadio, una società che è sprecata per la B. Meritiamo ben altro, meritiamo la A. Questo è il nostro obiettivo. Ho una gran voglia di vincere".Fa un accostamento, Bojinov: "Penso a Verona e per me non siamo meno della Juventus. Io ci ho giocato, ho vinto il campionato di B. Seguito, passione, interesse: l'Hellas non ha nulla di meno. Per questo ho detto subito sì al Verona".Le offerte non sono mancate: "Amburgo e Torino, tra le altre. Ma l'Hellas mi è piaciuto subito. Il direttore Sogliano, il presidente Setti: non potevo dire di no. Poi ho conosciuto Mandorlini. Che dire di lui? Che è uno che non molla mai, che ti fa tirare fuori tutto quello che hai. Qui ha vinto, sapete bene che qualità abbia".Bojinov era, fino a pochi anni fa, uno dei talenti di prospettiva più esaltati del calcio europeo. La Fiorentina, poi la Juve, appunto, e il passaggio al Manchester City. Ma qualcosa si è inceppato. Lui fa: "Il passato non lo guardo. Potrei stare qui ore a dire che cosa non ha funzionato. Ho ventisei anni, è l'età giusta per esplodere. E Verona è il posto ideale per farlo".Nel giro della nazionale bulgara (ma non è stato chiamato per la partita con l'Italia di domani sera), Bojinov si è tenuto in allenamento in queste settimane: "Ho lavorato bene, sono in forma. Ci sono se c'è bisogno. Desidero dare subito tanto al Verona. Gol da promettere? Preferisco far parlare il campo. Dieci, quindici, venti, l'importante è aiutare l'Hellas a centrare il traguardo che ci siamo posti. E non lo dico con presunzione. Sono umile, e qui mi rimetto in gioco".M.F.
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BOJINOV: “VERONA, PER ME VALI LA JUVE”
La carica del bulgaro: "Ho una gran voglia di vincere. L'unico obiettivo è la serie A"
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