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Bonazzoli, un pistolero per l’Hellas

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Tante fame ma non tanti gol, a Verona per la svolta
Redazione Hellas1903

Sono lontani i tempi in cui all’indomani della magica salvezza ottenuta a Salerno, Bonazzoli manteneva fede alla promessa fatta e consegnava la colazione a tutti i tifosi granata. Da eroe a separato in casa, il passo è stato breve. Scuola calcio Inter, esordisce in prima squadra in Coppa Italia nel 2013. L’anno successivo fa il suo ingresso sul palco che conta: pochi minuti contro il Chievo in A e il debutto in Europa League.

Nonostante le buone impressioni date sul campo, nel 2015, la dirigenza nerazzurra decide di cederlo a titolo definitivo alla Sampdoria. Con i liguri mette qualche minuto nelle gambe per poi essere girato in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto alla Virtus Lanciano, che milita nel campionato cadetto. Sempre in serie B, Bonazzoli mette a curriculum un’esperienza con il Brescia, dove trova più continuità in termini di minutaggio ma poche reti.

Ritornato alla base ligure, viene ceduto in prestito alla Spal, neopromossa per la stagione 17/18. L’esperienza di Ferrara è breve e si conclude senza reti. L’anno successivo torna in Serie B, al Padova acquisisce maggiore consapevolezza nei propri mezzi, arrivando a segnare 8 reti in 37 partite. Torna alla Sampdoria e dopo una breve parentesi in A, dove segna 6 reti, viene nuovamente ceduto in prestito, questa volta a Torino, sponda granata. Qui, aggiunge minuti nelle gambe ma non riesce ancora ad essere decisivo come potrebbe.

Nella stagione 21/22 arriva il cambio di passo: con i suoi 10 gol in 32 partite è tra i protagonisti del miracolo salvezza della Salernitana. La buona prestazione convince la società a puntare su di lui, pagandone il cartellino 5 milioni.

Nell’ultima stagione però, complice anche un cambio di allenatore a campionato in corso, Bonazzoli incide poco, partendo spesso dalla panchina, per poi finire definitivamente fuori dal progetto tecnico dei granata.

Ora l’occasione giusta per “sparare” via le chiacchiere e far ricredere chi lo vorrebbe più cattivo sotto porta. Federico Bonazzoli è un giocatore rapido, può agire bene come prima o seconda punta sfruttando gli spazi.

A 26 anni ha un futuro ancora tutto da scrivere, adesso sta a lui colorarlo di gialloblù.

Francesca Ballarin

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