Se in un anno se ne vanno i tre big (due allenatori e un dirigente straordinario) che hanno costruito un magnifico Verona, un motivo ci sarà. O sono diventati tutti matti? Verona, la sua gente, il Bentegodi pieno, una squadra che cresce, si rafforza e che mena calcio come un'iradiddio in tutti gli stadi con un'identità tanto netta quanto temuta. Perché rinunciarvi?
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Cala il sipario su un grande Verona
La fine dell'Hellas di D'Amico, Juric e Tudor: un gruppo che ci ha fatto sognare
Abbiamo vissuto un periodo meraviglioso e ora ci apprestiamo, come dopo un epocale mega concerto, a veder spegnersi le luci e a smontare il gigantesco palco su cui sono saliti attori che ci hanno abbagliato per la loro bravura, emozionato e fatto sognare. Un'estasi calcistica durata poco, un sogno bruscamente interrotto. Eh, le finanze, i tempi duri. Nemmeno 100 milioni di plusvalenze possono contribuire a proseguire la tournèe con gli stessi registi o attori. Costano molto, siamo a Verona, il produttore ha le tasche vuote, o meglio, ha paura di svuotarsele. Giustamente, fa quello che vuole e ne ha diritto. È stato onesto, ha detto che lui più di così non può. Quasi intimorito nell'affrontare qualcosa di più grande di lui.
Certo, ora ci si appresta a montarne uno nuovo, di palco. Nuova regia, nuovi attori. Tocchiamo ferro, non sarà affatto semplice ripetersi. La speranza è che si possa continuare a far bene. La certezza è che si perde, definitivamente, qualcosa di grande.
Tornando alla domanda iniziale sul perché i tre se ne sono andati o sono sul punto di andarsene, beh, di solito nel calcio, ma anche altrove, non si resta dove non si vede un futuro. Per quanto riguarda i calciatori è ancora più facile: club più forti, più soldi e più fama e via, a maggior ragione se il gruppo, che hanno così bravamente formato con così tanti successi, viene a mancare dei loro condottieri. Ma scusa te ne vai? E perchè io dovrei rimanere specie se ho delle offerte? Non saranno in pochi a lasciare questo Hellas.
Quando sento dire che Juric e D'Amico prima non li volevano o non erano nessuno penso: "Vero!". È vero anche questo però: il Verona ha avuto la fortuna di avere grandissimi condottieri pieni di talento, ma non è stato capace di tenerli con sé. E forse, dico forse, non ci voleva nemmeno così tanto.
In bocca al lupo Verona che verrà!
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