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Calcoli diabolici

Inutile logorarsi con tabelle e conti: l'unica certezza è questa

Redazione Hellas1903

Da settimane va in scena il balletto dei conti e dei calcoli sui punti da fare per la A, delle tabelle con il tasso delle difficoltà delle partite designato a stellette o pallini, della misurazione dello stato di forma delle dirette concorrenti nella volata per la promozione. Gioco umanissimo, ma inutile è nocivo.Il Verona deve solo vincere. L'ha fatto con Reggina e Livorno, e questo gli permette di essere ancora in corsa. Non l'avesse fatto, dovrebbe già pensare a scaricare tensioni fisiche e mentali e gestire la preparazione per i playoff. Invece è ancora lì, perché ha avuto la forza di gettare il cuore oltre l'ostacolo anche se le gambe e la testa non sono più quelle di prima.A 82 punti potrebbe non esserci il biglietto per la serie A. Caso raro, ma neanche unico. Nel 2007-2008 la classifica recitò: Chievo 85, Bologna 84, Lecce 83. I salentini, poi, ce la fecero agli spareggi, ma questo, per ora, non ci riguarda. Quel che ci interessa, piuttosto, è che l'Hellas faccia il pieno in questo finale, e non sarà facile, dato che dal Bentegodi passerà anche il Varese. E attenzione, perché AlbinoLeffe e Modena, anche se di obiettivi non ne hanno più, non saranno necessariamente clienti accomodanti. Tutt'altro.Pensiamo al Verona, non agli altri. Nessuno pensava che il Sassuolo avrebbe perso in casa con il Gubbio, ed è successo. Nessuno pensava che un Pescara dato in calo potesse vincere quattro partite di fila segnando 18 gol e subendone due, e pure questo è successo. Nessuno pensava che al Toro venissero tolti i tre punti dati dal giudice sportivo (parente di Urbano Cairo...) per il caso delle luci dell'Euganeo con il Padova.Aspettiamoci l'inaspettato. Guardiamo il calendario, d'accordo. Ma buttiamo a mare tutte le supposizioni, le ipotesi, i "se questo fa" o "se quell'altro non fa". Se non altro, ne guadagneremo in salute mentale.Matteo Fontana

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