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Cammarata: “Verona, riparti dai tuoi tifosi”

L'ex attaccante su Pazzini: "Con un progetto serio della società può restare"

Alessandro Lerin

Fabrizio Cammarata, 42 gol con la maglia gialloblù, parla a www.hellas1903.it del futuro del Verona e della prossima gara contro la Juventus. Queste le parole dell'attaccante, autore della doppietta che regalò l'ultima vittoria dell'Hellas contro i bianconeri nel 1999/2000.

Ti aspettavi una stagione così negativa da parte del Verona?

All'inizio dell'anno sicuramente no, si pensava potesse fare meglio del campionato precedente. Con i giocatori che aveva si pensava potessero fare qualcosa di meglio, però ci sono stagioni che nascono male e finiscono peggio. Purtroppo, sia per il Verona squadra che per Verona città, retrocedere non è certamente bello.

Nel 1998/1999, con 15 reti, sei è stato uno dei protagonisti della promozione in A con Prandelli: da cosa ripartire per cercare di tornare subito nella massima serie?

Per prima cosa, senz'altro, dall'entusiasmo della gente. Anche ieri a Reggio Emilia, nonostante una squadra già retrocessa, i tifosi del Verona erano davvero numerosi. Da questo bisogna ripartire: anche in Lega Pro, nei momenti più bui, l'apporto del pubblico è sempre stato fondamentale. Servirà, poi, una squadra solida, che sappia entrare subito nella mentalità della Serie B, un campionato molto difficile. Rispetto a quando giocavo io è molto cambiato sotto l'aspetto fisico: è un campionato estenuante, ci sono tante partite e non è facile mantenere alti ritmi dall'inizio alla fine. Forse a livello tecnico è un po' peggiorato, ma dal punto di vista fisico è importante.

Chi può essere il Cammarata del Verona nella prossima stagione?

Bisogna vedere se ci saranno ancora Toni e Pazzini, ma se rimanessero potrebbero senza dubbio dare una grossa mano alla città e alla società. Se c'è un progetto serio penso che anche Pazzini possa restare: nelle ultime partite ha fatto bene, ha voglia di riscattarsi e può diventare un giocatore importantissimo per il Verona per portarlo subito in Serie A. Penso che anche per lui possa essere una bella cosa.

Domenica sera il Verona affronterà la Juventus, squadra che non batte da quel famoso 2-0 del 1999/2000 deciso da una tua doppietta. Cosa ricordi di quella partita?

Non posso che avere belle immagini di quella gara: per me e per la squadra è stato, senza ombra di dubbio, un giorno speciale. Vincemmo contro una grande squadra e quel successo ci diede, inoltre, la matematica salvezza in Serie A. Ho senz'altro ricordi favolosi di quella vittoria.

Cosa servirà all'Hellas per fare punti contro i bianconeri?

Servirà sicuramente un'impresa perché la Juventus, pur avendo già vinto il campionato, vorrà fare più punti possibile. Sono due squadre che non hanno niente da perdere e giocheranno a viso aperto. Sono 16 anni che l'Hellas non batte la Juve: mi auguro prima o poi possa arrivare questo giorno, sarebbe una bella cosa. Al di là del risultato, però, ciò che conta è che la società ricostruisca al più presto per il futuro: il Verona non può stare in Serie B, è una città che merita la massima serie e spero che il prossimo anno possa tornare subito in A.

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