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Ci pensa Di Carmine: il Verona batte il Perugia e torna a vincere! (con un super Silvestri)

L’attaccante segna il gol del 2-1 contro la sua ex squadra. Il portiere un rigore a Vido e non solo

Andrea Spiazzi

Ci pensa lui: Samuel di Carmine. L’attaccante più atteso del Verona non delude le attese e stende la sua ex squadra con pallonetto di testa che sancisce il risultato finale di 2-1. Lui e un super Silvestri che para il rigore del possibile 2-2 a Vido e che si supera su Dragomir nel finale sono decisivi per battere il Perugia, assieme a Henderson che sblocca una gara difficile con un meraviglioso calcio di punizione e confeziona il cross per Di Carmine.

Suda sette camicie l’Hellas per superare un avversario ben schierato da Nesta, pericoloso con Melchiorri (che fa l’1-1) e Vido in avanti, e con le incursioni di Kingsley a cambiare il ritmo di una gara dei suoi fatta di tanta difesa nper buona parte di gara.

FORMAZIONI

Verona in campo con lo stesso 11 di Venezia. In porta Silvestri, davanti a lui Crescenzi, Caracciolo, Marrone e Balkovec. In mezzo al campo regia a Colombatto con ai fianchi Zaccagni ed Henderson. Trio d’attacco Laribi, Di Carmine e Ragusa.

Nesta schiera Gabriel tra i pali, difesa con Ngawa, Cremonesi, El Yamiq e Felicioli, in mezzo Moscati, Verre e Kingsley. In avanti Vido e Melchiorri con dietro Dragomir.

Arbitra Livio Martinelli di fronte a 9 mila e 500 spettatori. 240 i sostenitori del Perugia.

PRIMO TEMPO

Subito Verona in avanti con due corner nei primi tre minuti. Ragusa furoreggia a destra. Un suo cross trova Di Carmine ben posizionato al 5’, la conclusione è sul fondo. Henderson imbecca Ragusa che parte al minuto 8: il tiro dell’attaccante dalla destra va alto. Poco dopo lo stesso spreca un contropiede con un cross da dimenticare. L’Hellas continua a premere. Il Perugia prova ad alzare il baricentro, ma il monologo gialloblù prosegue. Vido prova un tiro da fuori al 19’: alto. L’asse Henderson Ragusa, sospinta da Colombatto, produce le cose migliori. Non così a sinistra dove Balkovec e uno spento Laribi non incidono granché.

PERUGIA AVANTI, A SEGNO MELCHIORRI

Prima azione vera degli ospiti e il Perugia passa. Crescenzi serve male Colombatto, Vido vede Melchiorri che taglia la difesa con Caracciolo fermo e con un morbido pallonetto, da sinistra, infila la palla nel sette opposto.

La reazione del Verona è flebile, e Vido al 35’ sfiora il raddoppio in contropiede, calciando abbondantemente fuori.  Laribi spreca al 37’ calciando addosso a un avversario da fuori, invece di tentare di servire Di Carmine. Il centravanti viene abbattuto ai 20 metri dalla porta da El Yamiq. Da qui il gol del pareggio

MAGIA DI HENDERSON: 1 A 1

Al colpo sotto di Melchiorri risponde Liam Henderson al 43’. Lo scozzese calcia la punizione con un destro a giro, potente il giusto per non consentire a Gabriel di fermare la traiettoria, ma solo di sfiorare la palla. Il pareggio arriva al momento giusto.

SECONDO TEMPO, ECCO DI CARMINE: 2-1 VERONA

Il Perugia si mette dietro, il Verona riprende il gioco e macina a destra. Da lì Crescenzi guadagna un corner, Marrone non ci arriva, l’azione prosegue ed Henderson da sinistra crossa per di Di Carmine, defilato sul secondo palo. Il colpo di testa del numero 10 è delizioso: un pallonetto che si infila alle spalle di Gabriel.

Un tiro a giro di Melchiorri va sul fondo. Poi Grosso cambia: dentro Dawidowicz per Zaccagni al 10’.

SUPER SILVESTRI PARA IL RIGORE A VIDO

14’ minuto. Balkovec ha appena atterrato Vido in area, è rigore. Lo stesso Vido va dagli 11 metri. Il balzo di Silvestri sulla sua destra è felino e il Bentegodi esulta vedendo la palla respinta dalla manona del portiere gialloblù.

Il Perugia non ci sta e si getta in avanti. La gara si accende. Qualche pallone pericoloso viaggia in area Hellas. Grosso effettua il secondo cambio al 26’: è Tupta a entrare al posto di Laribi. E’ il 30’, poi, quando arriva anche la terza sostituzione: dentro Gustafson per Henderson. La squadra passa 4-1-4-1 con Dawidowicz a sbarrare la strada davanti alla difesa.

Il risultato resta in bilico, il Verona fatica a chiudere il discorso e dietro balla sui traversoni avversari. Così, serve ancora un miracoloso Silvestri per dire no al Perugia. Su Dragomir, al 40’ il portiere effettua una doppia strepitosa parata ricordando, specie nel secondo intervento, i colpi di reni di Sebastien Frey.

Nel recupero l’Hellas soffre quanto basta per non capitolare, anche se gestisce male alcuni palloni. Poi vince, ed è quello che conta.

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