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CINQUE COSE CHE HO VISTO IN CARPI-VERONA

L'Hellas delude ancora. Ecco che cosa non va

Benny Calasanzio Borsellino

1) Doveva essere la partita della vita, o quantomeno della cintola. Doveva essere una di quelle "da non sbagliare", "da vincere", "quelle che davvero ci interessano". Speriamo parlassero del Capri e non del Carpi. Speriamo che questo non fosse un match da dentro o fuori. Perché se lo è stato, perché se il Verona ha dato tutto ciò che aveva, le cose sono nere senza nemmeno passare per un paio di sfumature di grigio.

2) Ieri durante "91' minuto" su Telenuovo è arrivata una telefonata interessante: "Tutti in società dicono 'aspettiamo di recuperare gli infortunati e poi...'. Ma chi dice che una volta rientrati le cose cambieranno, che si ricomincerà a vincere?".

3) Singoli e gioco. A sostegno di quanto sopra: mancando in modo imbarazzante un'idea di gioco in questo Verona prenderebbe 5 in pagella anche Messi (se giocasse, dipende dal modulo...). Un allenatore in bilico, in una squadra ultima in classifica, prova, inventa, rischia. Qualcosa fa. Propongo di sospendere i voti in pagella fino ad allora, che senso hanno?

4) Il rappresentante del prestito obbligazionario che mette i soldi per il Verona, nonché formalmente presidente dell'Hellas, Maurizio Setti, ha detto che "Mandorlini è blindato e sta con noi". Decisione legittima. Ma la domanda è: fino a quando? E se si perde o pareggia contro il Bologna? Io non sono tra quelli che pensano che il cambio in panchina risolva tutto, ma i finanziatori o la società hanno in mente altre soluzioni che noi comuni corvi e delegittimatori sconosciamo?

5) E sul cambio di allenatore. Dopo che Setti, ha pubblicamente sberlinato Guidolin, dicendo che può anche andare in vacanza, faccio presente che partita dopo partita, pareggio dopo pareggio e sconfitta dopo sconfitta, l'appeal della panca Gialloblù diventa sempre più ad imbuto: meno partite mancheranno alla fine, meno saranno gli allenatori di un certo livello che verranno a rischiare una retrocessione per ingaggi che non supereranno mai quello dell'attuale tecnico.

5 bis) Ah sì, perdonatemi. Ieri si è giocata la partita. Tutto bene. Tutti felici perché è un punto importante. Senza Rafael oggi staremmo parlando d'altro. "I calciatori hanno preso in mano la partita" ha detto il Grigio a fine match, uscendo dalla sala in cui proiettavano un'altra partita. "Hanno fatto due tiri" ha continuato: 2′ Matos da fuori, di poco a lato; 7′ Lasagna a tu per tu con Rafael; 12′ Lasagna tira, Rafael fa il miracolo; 13′ colpo di testa di Matos e miracolo al quadrato del santo brasiliano; 37′ Gabriel Silva, ancora pericolo. Mister, uno dei due ha sbagliato partita. E spero di essere stato io.

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