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Cioffi: “Il Verona inizia la sua battaglia, serve essere uniti. Col Napoli mi aspetto orgoglio”

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L'allenatore gialloblù: "Gli ostacoli vanno superati, credo nei ragazzi che ho"

Redazione Hellas1903

Gabriele Cioffi presenta in conferenza stampa la sfida col Napoli di Ferragosto alle 18.30, prima di campionato al Bentegodi. Queste le dichiarazioni dell'allenatore dell'Hellas.

"Prima di tutto faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia Garella. Il destino ha voluto che sia venuto a mancare prima di una partita speciale per molti versi.

Dopo la partita di domenica un bambino mi ha avvicinato e mi ha detto detto: "Mister non mollare". Mi si è seccata la lingua, io voglio dire a quel bambino che il mister non molla, che si va avanti. Se ogni componente del club, tifosi compresi, non rema dalla stessa parte, abbiamo un grosso problema. Stiamo andando in battaglia, servono umiltà e sacrificio. Questa battaglia si chiama salvezza, c'è solo da essere uniti, ogni fischio ci allontana dall'obiettivo. C'è da compattarsi e salvarsi insieme.

Il Napoli è una squadra che non è in costruzione e hanno grande qualità, con una media realizzativa altissima. Mi aspetto un Napoli frizzante, di palleggio e di volontà, che proverà a chiudere la partita subito. Il mio focus non è stato né tecnico né tattico: ci sono delle componenti che non vanno sottovalutate. Se un campione rodato vede il suo nome sui giornali tutti i giorni non gli fa né caldo né freddo, se succede a un ragazzo del Verona ci sta che dia il novantanove virgola nove per cento. Io mi aspetto una prestazione di orgoglio.

Con la società parlo, mi confronto e dico di cosa ha bisogno la squadra. C'è bisogno di tre o quattro acquisti, e sono sicuro che il club non ci deluderà. Se siamo in battaglia, noi dobbiamo esserlo per primi. Se ai ragazzi chiedo orgoglio, non vedo perché dovrei parlare del mercato. Mio nonno mi ha insegnato che nella vita ci sono gli ostacoli: sotto non si passa, di lato non si gira, e dunque bisogna saltarli. Se l'ostacolo è più alto non c'è problema, si cambia disciplina. Credo nel lavoro che faccio e nei ragazzi che ho.

Se insisterò col 3-5-2? Simeone è un giocatore intenso, che attacca la profondità molte volte, Lasagna te la attacca invece di qualità, non duecento volte. La forza del Verona è stata l'imprevedibilità tra le linee. Le caratteristiche che aveva Caprari non sono replicabili, non sarà lo stesso Verona. Prima lo capiamo, prima si inizia a fare risultato e a tutelare i ragazzi che ci sono".

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