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Cittadinanza benemerita al Verona Campione, le immagini e le parole dei protagonisti

Redazione Hellas1903
Consegnata in Sala Arazzi l'onorificenza ai leggendari giocatori del 1985

Il Consiglio comunale, all’unanimità con 35 voti favorevoli, ha approvato questa sera il conferimento della cittadinanza benemerita alla squadra che cucì per la prima volta sulle maglie gialloblù lo scudetto tricolore: l'Hellas Verona campione d'Italia 1984/85, in occasione del 40° anniversario di quella storica impresa.

Presenti in aula, seduti  fra i banchi destinati alla Giunta comunale, i grandi campioni Pierino Fanna, Domenico Volpati, Giuseppe Galderisi, Roberto Tricella e Luciano Marangon in rappresentanza di tutto il gruppo, insieme ai rappresentati di oggi e di ieri della società Hellas Verona, tra cui il presidente Italo Zanzi.

 Al termine del Consiglio comunale, in sala Arazzi, il sindaco Damiano Tommasi ha consegnato a ognuno la pergamena di conferimento della cittadinanza benemerita.

“Tutti i cittadini e le cittadine veronesi vogliono questo riconoscimento – ha sottolineato il sindaco Tommasi –. I tifosi e gli appassionati di calcio e non solo devono a questo gruppo qualcosa di più di un semplice riconoscimento o di un tributo. In tutti questi anni non è mai mancato da parte di questi giocatori l’attaccamento alla nostra città, ai nostri colori, alle nostre attività, alle sorti della nostra squadra.

Riconoscersi in questa squadra è stato crescere con determinati valori. Era un calcio diverso, uno sport diverso, una mediaticità diversa, perché non c’erano i social ma eravamo tutti attaccati alle radioline ad ascoltare la voce di Roberto Puliero.

Abbiamo per questo voluto includere tutti, non solo i giocatori, ma l’intera realtà sportiva che in quell’anno ha consentito un tale risultato. E’ inutile dirlo, è un gioco di squadra, che fa parte di tante cose, dentro e fuori dal campo.

Abbiamo voluto riconoscere a tutti il valore di questo risultato. In Italia era il momento dei migliori giocatori al mondo.

I colori gialloblu in quell’epoca hanno assunto un valore davvero particolare e tutti noi ci siamo sentiti orgogliosi di essere veronesi. Era un orgoglio tifare Hellas. E’ davvero la città di Verona a dirvi oggi grazie e a premiarvi”.

Foto Comune di Verona

Presidente Hellas Verona, Italo Zanzi : “Come società è un grande onore essere in quest’aula questa sera. Questo è un importante riconoscimento, veramente speciale da parte del Comune, del Sindaco e del Consiglio. Un attestato molto meritato. Come società  abbiamo fatto numerosi eventi per onorare questo successo. Un risultato che rappresenta per la squadra una grande passione che porterà sempre nel cuore. Ancora grazie, vi aspettiamo tutti allo stadio domenica”.

Capitano Roberto Tricella: “Che dire, sono passati 40anni ed è sempre una emozione per me tornare in questa città. Sono arrivato a 20anni e sono andato via a 28 e ho vissuto i momenti straordinari e quelli prima della venuta di Osvaldo. Non è stato un miracolo, ma una costruzione. Mattoncino su mattoncino è stata strutturata una squadra che ha fatto tremare tutti. E’ stato un percorso anche per noi giocatori. Io sono arrivato ragazzo e poi sono migliorato fino ad arrivare ad essere il giocatore che si è fatto apprezzare. Come in un Consiglio comunale non è che in una squadra non ci siano screzi o malumori, ma poi in partita bisogna far rientrare tutto. Bisogna trovare la quadra, per far funzionare le cose. La società era rappresentata da persone di buon senso, da trenta persone che si sono tirate su le maniche per realizzare qualcosa di unico. Abbiamo vissuto un periodo strepitoso e abbiamo consentito ad una generazione, che magari tifava altro e poi anche il Verona, di cominciare a tifare solo Hellas”.

Giuseppe Galderisi: “Grazie veramente a tutti, noi abbiamo vissuto e portiamo ancora dentro nel cuore tante cose che il Verona ci ha regalato come il passaggio in mezzo ai tifosi per andarci ad allenare come nulla fosse. Un gruppo di persone da cui ho imparato tanto e di cui sono ancora molto felice di aver fatto parte”.

Domenico Volpati: “Oggi ci date una onorificenza ufficialmente ma in cuore nostro ci sentiamo veronesi a tutti gli effetti, questa è la realtà, perché la città in pratica ci ha adottato. C’è un riconoscimento, una gratitudine che continuano ancora oggi, in uno stato di continuità che ha attraversato quarant’anni. Vi ringraziamo perché per noi questa città è sempre accogliente e ci torniamo sempre volentieri”.

Pierino Fanna: “Noi abbiamo trovato a Verona persone fantastiche che giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, hanno saputo costruire la società e un grande capolavoro. Io lo scudetto l’ho dedicato a Bagnoli perché ne è stato l’artefice”.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Verona