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CON LA PIOGGIA O CON IL SOLE ALLO STADIO CI SARO’

E di lunedì sera, domenica a mezzogiorno, ecc...

Redazione Hellas1903

C'è stato un tempo, neanche troppo lontano, in cui le condizioni atmosferiche erano, di fatto, il solo discrimine sulla presenza o meno allo stadio.

"Con la pioggia o con il sole allo stadio ci sarò" promettevano i fedelissimi, quando ancora le tribune degli stadi erano scoperte (alcune lo sono tuttora) e il maltempo riguardava i giocatori tanto quanto i tifosi. Un giuramento d'amore, un vincolo di fedeltà e sostegno: non importano le condizioni avverse, io sarò allo stadio a cantare e a tifare per voi. Sempre e comunque.

Una variante che toccava relativamente il tifoso fedele e volenteroso, conscio di avere un appuntamento fisso ogni domenica alle 15 del pomeriggio.

Andare allo stadio, d'altronde, era anche l'unico modo per poter seguire la propria squadra del cuore. Niente immagini in diretta, repliche o quant'altro. Al massimo le azioni da gol, spesso parziali, montate in fretta e male. A volte, di una partita, non c'erano neanche tutte le reti (lo spazio sul nastro non lo permetteva).  

I match in diretta televisiva arrivano qualche anno più tardi. Le telecamere entrano in ogni dettaglio: a bordo campo, dietro alla porta, davanti, in linea, al campo di allenamento, in sala stampa, zona mista, spogliatoi...troppa scelta per permettere che una singola persona possa guardare solamente una partita in un week end.  

Il tifoso, abituato a dare una semplice occhiata alle previsioni meteo, si ritrova a controllare ogni settimana quando giocherà la sua squadra del cuore e organizzarsi di conseguenza (sperando di poterlo fare). 

Scoprirà molte domeniche pomeriggio vuote.

Ok, ci sarà il posticipo del campionato indiano e il derby di quello australiano. Potrà scovare nuovi talenti della prima divisione olandese o belga.

Ma intanto penserà che di lunedì sera, forse, non ce la farà proprio a seguire i suoi campioni allo stadio. 

Quelli a cui aveva promesso di esserci con la pioggia o con il sole. Quando ancora si giocava alle 15 del pomeriggio, e non alle 18 del sabato, domenica a mezzogiorno, lunedì alle 19, ecc...

ALESSANDRO LERIN

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